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La fantasia si muove grazie al teatro ed arriva a Testaccio

foto di: Immagini prese dal web

Chi avrebbe mai pensato che un vecchio autobus ed un camion potessero un giorno diventare il palcoscenico di un teatro? Con i Teatri Mobili questo è possibile. Dal 22 dicembre al 6 gennaio all’ex mattatoio di Testaccio vi aspettano i magici Girovago & Rondella e la Compagnia Dromosofista per vivere un’esperienza incredibile che vi lascerà senza parole.

L’immaginazione diventa una realtà

Da sempre l’ex mattatoio di Testaccio fa da vetrina a numerosi eventi che riescono ad attirare l’attenzione di tutti. Mostre, convegni e spettacoli di ogni genere animano continuamente la suggestiva struttura e la rendono un luogo nel quale la gente può per un attimo uscire dalla realtà di ogni giorno per trascorrere così un momento diverso dal solito. Quest’anno in modo particolare il piazzale dell’ex mattatoio fa da palcoscenico ad uno spettacolo unico nel suo genere in grado di catapultare il visitatore in un mondo nel quale l’immaginazione diventa reale.

Dal 22 dicembre al 6 gennaio ospita infatti i Teatri Mobili, dei tipi di teatro dall’aspetto surreale che si possono letteralmente spostare. Sono costituiti infatti da un antico autobus ed un camion che sono stati trasformati in dei piccoli ma elegantissimi teatrini, dotati un palco ed alcune gratinate nella quale la gente può sedersi e godersi gli spettacoli, gestiti e creati dai fantastici Girovago & Rondella e dalla Compagnia Dromosofista.

I Teatri Mobili sono poi accompagnati da un piccolo gruppo musicale costituito dai Kalò Taxidi, che con le loro esibizioni sono in grado di arricchire uno show di per sè magico. Ospitano poi all’interno una piccola biblioteca nella quale i più appassionati potranno scoprire qualcosa di più sulle arti dello spettacolo. Sarà quindi impossibile annoiarsi mentre invece sono assicurate le sorprese ed il divertimento.

Uno spettacolo terapeutico

Ciò che propongono i Teatri Mobili è quindi qualcosa di unico, difficile da trovare altrove. I Girovago & Rondella insieme alla Compagnia Dromosofista realizzano degli spettacoli sperimentali, che nascono dall’applicazione delle svariate tecniche del teatro. Con loro tutto riesce a prendere vita, in modo particolare la mano.

Alcuni dei personaggi nati dal gruppo di artisti sono Manin e Manon e sono due simpaticissime marionette realizzate con le mani alle quali vengono inserite 5 protesi, una per dito, che rappresentano così i corpi e le teste dei due pupazzi. Questo tipo di marionetta è stato inventato nel 2002 proprio da Girovago & Rondella ed oggi viene utilizzato nelle terapie di riabilitazione dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù.

Non si tratta quindi solamente di un personaggio divertente ma anche di qualcosa in grado di far star bene le persone, in modo particolare i bambini.

Una passione che fa girare il mondo

Sono ormai diversi anni che i Girovago & Rondella accompagnati dalla Compagnia Dromosofista viaggiano in tutto il mondo portando il progetto dei Teatri Mobili. La loro collaborazione inizia nel 2016 ma in realtà entrambe le compagnie hanno una carriera molto più lunga. I Girovago & Rondella fanno ad esempio teatro dal 1987. Hanno studiato per anni il mimo e la musica in Italia ed hanno poi realizzato i loro primi spettacoli nelle isole della Grecia e della Turchia.

Da sempre hanno cercato di fare teatro nel modo più particolare possibile, prima esibendosi su una barchetta teatro, ora su un autobus. La loro fantasia li ha fatti conoscere in tutto il mondo, persino a Rio. La loro piccola tana rimane però l’Italia, in modo particolare la città di Vetralla.

La Compagnia Dromosofista nasce invece nel 2007 dall’incontro dei figli di Girovago & Rondella con due fratelli e musicisti argentini. I due si erano trasferiti da Buenos Aires a Genova diversi anni primi e spinti dalla passione per la musica avevano iniziato ad esibirsi nelle piazze e nei festival del mondo. Da alcuni anni collaborano insieme alla famiglia Girovago & Rondella portando nelle strade un tipo di musica e di teatro unico nel loro genere.