Il formaggio più antico del mondo, il conciato romano
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Tipica della tradizione culinaria della Capitale, la frittata senza uova vede la presenza di patate, cipolle e farina di ceci, ecco come prepararla in pochi semplici passi
La vera frittata romana nasce senza le uova. Quest’ultime erano un bene prezioso, soprattutto per i ceti più poveri della città e nel periodo di guerra, motivo per cui in soccorso sono arrivate le patate che hanno contribuito a dare vita a questo piatto povero ma allo stesso tempo sostanzioso che ancora oggi viene cucinato in famiglia, mentre con maggiore difficoltà si trova nei ristoranti, anche quelli che presentano un menù di cucina tipica romana.
Sfruttare i prodotti del territorio che non mancavano anche nei momenti peggiori, tra cui anche le cipolle e i pomodori, ha consentito di mettere insieme gli ingredienti per la frittata romana. Per prepararla si parte soffriggendo una cipolla bianca in olio extravergine d’oliva, con l’eventuale aggiunta di mezzo peperoncino per dare maggiore sapore, sfumandolo con il vino bianco. Una volta evaporato il tutto, si aggiunge il pomodoro schiacciandolo con le mani e si cuoce per circa un quarto d’ora.
Si passa poi alle patate lesse, schiacciate in padella in una quantità sufficiente per raccogliere tutto il sugo, fino a che non si forma la crosta tipica della frittata. Esiste anche la possibilità di una variante bianca, con l’utilizzo del guanciale, così come la scelta di servirla in umido o di riscaldarla in forno, a dimostrazione che la semplicità premia anche a tavola, così come il tramandare tradizioni culinarie alle nuove generazioni, con piatti genuini e che si possono gustare in diversi momenti della giornata.
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