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A circa un’ora da Roma, raggiungendo il Lago di Posta Fibreno, meglio noto come Lago della Posta, si aprirà ai vostri occhi un panorama appartenente a un’altra epoca. Lo conoscete? Ci siete mai stati? Venite con noi alla scoperta di questo luogo magico!
Vi sembrerà di essere capitati in un’altra epoca, eppure vi sarà bastata soltanto un’ora di viaggio, in direzione Frosinone, per tornare indietro nel tempo. Al lago di Posta Fibreno tutto pare rimasto fermo a com’era in passato. Per questo motivo, molti descrivono questo luogo come un’oasi di pace e tranquillità. La semplicità e la bellezza di questo spazio; l’incontro armonioso della sua flora e della sua fauna; e quelle fronde, piegate dolcemente sulle sue acque, vi faranno sognare, dimenticando per un’istante la velocità del mondo, l’ansia delle scadenze e la routine quotidiana.
(Fonte: Wikipedia)
Chissà se anche gli antichi hanno provato lo stesso, di fronte a questo spettacolo della natura. Chissà se Plinio il Vecchio, già frequentatore di questo luogo, specchiandosi nella acque limpide di questo lago, «ombelico dell’Italia» come amava definirlo (riprendendo una citazione da Marco Terenzio Varrone), sentiva lo stesso sentimento di pace che proviamo noi oggi, sdraiandoci sulle sue rive.
Cornice idilliaca del frusinate, questo posto incantevole, a pochi km da Roma, è l’ideale per chi vuole fare una gita fuori porta senza andare troppo lontano dalla città o per chi vuol solo passare una giornata immerso nel verde e nella tranquillità della Valle di Comino. Un quadro, che si completa con la presenza di una meravigliosa isola galleggiante, dello spessore di circa quattro metri, formata da rizomi, torba e radici. Originata probabilmente da una fortissima corrente sotterranea, che fece sollevare il fondo, e conosciuta localmente come La Rota, per via della sua forma tondeggiante e conica, quest’isola porta con sé una suggestiva curiosità: è caratterizzata da leggeri spostamenti.
(Fonte: Wikipedia)
Si tratta di movimenti che qualcuno definisce simili a quelli di uno spirografo. Come questo strumento, infatti, l’isola disegna intorno a sé movimenti circolari, entro un perimetro ben definito (nel caso dell’isola, entro la dolina allagata). Per la sua composizione, poi, le piante e gli altri alberi che crescono sulla sua superficie e le cui radici affondano direttamente in acqua, non si sviluppano come i loro simili sulla terra ferma, restando al contrario molto più piccoli, simili a semplici arbusti.
Altra particolarità che salta agli occhi, una volta arrivati in questo luogo, è la sua morfologia. Il laghetto presenta, infatti, una bizzarra forma a zig zag che va via via restringendosi fino a trasformarsi in un fiume, di temperatura costante ad 11° C, grazie all’origine carsica, tutto l’anno, estate ed inverno. Tra le sue acqua, tra l’altro, trova prosperità il raro esemplare della trota macrostigma.
(Fonte: Wikipedia)
Tutt’intorno, infine, s’estende la Riserva naturale di Posta Fibreno, il cui terreno osservandolo dall’alto potrebbe essere distinto in due parti: una, pianeggiante e composta per lo più di dolci colline; l’altra più aspra, a ridosso del lago, formata da rocce calcaree mesozoiche permeabili e da grandi pareti verticali.
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