Le Sementivae, i riti dell’Antica Roma per festeggiare la fine della semina
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La bellezza di Roma è contagiosa, su questo nun ce piove, tanto che tutte le città intorno, pe’ nun fa brutta figura co’ la Capitale, se agghindeno nel migliore dei modi. Questo accadeva anche nel passato e Monterano era una di quelle bellissime città che preparavano gli occhi alle bellezze capitoline.
Forse non tutti sanno dove si trova questa città fantasma che dal 1799, in seguito a razzie, epidemie e altre cause connesse, fu abbandonata dalla popolazione. L’antica Monterano, vecchia sede del borgo odierno Canale Monterano, si trova alle ultime propaggini della provincia romana, sopra il lago di Bracciano e al confine con la provincia di Viterbo. Da Roma ci si arriva tramite via Braccianese e per raggiungere questi ruderi, una volta lasciata la macchina a un piccolo parcheggio sotto alcuni alberi, ci si può inoltrare per un sentiero nel bosco o lungo una ripida discesa asfalta. Noi vi consigliamo il sentiero, non solo perché camminerete in uno splendido boschetto, ma perché proprio all’inizio vi troverete davanti le piccole ma molto suggestive cascate della Diosilla. Da lì vi basteranno altri trenta minuti di cammino lungo questo sentiero e risalito il colle vi troverete davanti le bellezze dell’antica Monterano.
Poco prima di salire il colle, sulla destra sarà impossibile non notare le piccole pozze da dove risale acqua sulfurea, con la sua inconfondibile puzza de ovo sodo. Superate queste sorgive potrete scalare il colle su cui è adagiata l’antica città di Monterano. Ad accogliervi sarà niente popo di meno che una chiesa del Bernini, che si svelerà pian piano ai vostri occhi, mentre salirete l’ultimo colletto. Questo edificio dedicato a San Bonaventura si presenta ancora in piedi, ma senza tetto, proprio come la famosa Abbazia di San Galgano in Toscana. La pianta riporta una navata unica, e lo stato di abbandono unito al paesaggio rurale intornio sembreranno portarvi direttamente in uno dei film del Signore degli Anelli. Poco più avanti al centro di quello che rimane dell’antica città troveremo il palazzo ducale o anche detto Castello Orsini-Altieri. La sua struttura è imponente e sulla sua facciata domina una fontana barocca, sormontata da un leone perfettamente conservato. Ovviamente anche il progetto della facciata e della fontana portano la firma di Bernini, tanto che l’animale posto in cima alla fontana venne ripreso proprio dallo scultore per abbellire la sua Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona.
Tra i film più famosi di Alberto Sordi c’è sicuramente il Marchese del Grillo. Alcune scene di questa commedia, irriverente e dal profondo spirito romanesco, sono state girate proprio qui, nell’antica Monterano. Il covo del brigante Don Bastiano infatti è proprio la chiesa di San Bonaventura del Bernini. All’interno ancora dimora, protetto dalle mura ma libero di guardare il cielo, l’enorme albero di fico su cui il prete eretico tiene il suo trono.
Ma non solo set di un film Cult come il Marchese del Grillo, l’Antica Monterano è stata di ispirazione per molti registi e per molti altri film, per citarne alcuni Guardie e ladri (1951), di Mario Monicelli e Steno, il colossal Ben-Hur (1959), Brancaleone alle crociate (1970), sempre di Mario Monicelli e per arrivare più vicini ai nostri anni questa città è stata anche set della miniserie televisiva La freccia nera e de Le tre rose di Eva. Insomma una città fantasma a nord di Roma, che continua a vivere nei turisti che la visitano e nei film che qui vengono girati.
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