Roma al tram, alla scoperta dei dintorni di Regina Margherita/Nomentana | Roma.Com

Roma al tram, alla scoperta dei dintorni di Regina Margherita/Nomentana

Regina Margherita/Nomentana è una fermata della linea 3 del tram della città di Roma con capolinea in Valle Giulia e Stazione Trastevere, ecco cosa si può visitare nelle vicinanze

Cosa c’è nelle vicinanze della fermata Regina Margherita/Nomentana

Regina Margherita/Nomentana è una fermata della linea 3 del tram della città di Roma con capolinea in Valle Giulia e Stazione Trastevere. Nei dintorni si trova la Villa Torlonia, un parco con un complesso di edifici che è stato anche residenza di Mussolini e dal 1978 è pubblico e di gestione del comune capitolino. La costruzione della villa ebbe inizio  nel 1806 su progetto dell’architetto Giuseppe Valadier per il banchiere Giovanni Raimondo Torlonia e fu terminata per il figlio Alessandro.

I lavori svolti da Valadier e da Caretti nel trasformare la Villa Torlonia in un capolavoro neoclassico

Valadier trasformò due edifici preesistenti in un palazzo e nell’odierno Casino dei Principi, costruì le Scuderie e un ingresso, oggi demolito in seguito all’ampliamento della via Nomentana. Il parco fu modificato con la creazione di viali simmetrici e perpendicolari alla cui intersezione è posto il palazzo mentre all’interno della villa furono poste sculture d’arte classica. I lavori proseguirono per mano di Giovan Battista Caretti con la costruzione di un Tempio di Saturno, dei Falsi Ruderi e della Tribuna con Fontana che mostrano un gusto neoclassico.

Le caratteristiche della zona sud e gli eventi principali dell’ultimo secolo

Nella zona sud invece furono creati laghetti, viali a serpentina e nuovi edifici come la Capanna Svizzera, la Serra, la Torre, la Grotta Moresca e il Campo da Tornei, un nuovo muro di cinta, il Villino Medievale e il Villino Rosso. Nel 1919 venne scoperto, nei sotterranei della Villa, un cimitero sotterraneo ebraico di epoca romana. Dopo la permanenza del Duce nel ventennio fascista, l’edificio tornò di proprietà dei Torlonia finché il Comune non decise di gestirlo, con alcuni edifici che oggi sono sede museale.

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