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È il posto ideale per concedersi una piacevole gita fuori porta a contatto con la natura e con la storia. Non si può quindi che definire Sonnino una meta adatta a tutti. L’avete mai visitata?
Non sono chiare le sue origini, dato che ci sono molte teorie sulla sua nascita. È però una certezza il poter considerare Sonnino una meta turistica nella quale godersi una gita fuori porta, di un giorno oppure di un week end.
Sono tanti i modi in cui si può raggiungere, anche se il più semplice è quello che prevede l’uso di un’automobile. Per arrivarci basta allontanarsi da Roma attraverso la Pontina e poi prendere la strada marittima verso Frosinone. Ci si impiega poco più di un’ora.
Oppure si può decidere di viaggiare in treno e di scendere a Priverno, per poi arrivare a Sonnino in taxi o autobus. In questo caso però bisogna viaggiare leggeri, assicurandosi di portare il necessario e di non lasciare nulla a casa, cosa che non è mai semplice.
In molti vengono a visitare le montagne di questo grazioso paesello. Attirano continuamente l’attenzione degli amanti del trekking o della natura in sé. Gli appassionati della storia preferiscono invece rimanere a Sonnino e addentrarsi nelle sue viuzze, che conservano ancora un aspetto molto simile a quello che avevano secoli fa.
Ciò che vanno a visitare è infatti un paesello medievale, le cui origini però non sono del tutto note. Alcuni documenti confermano l’esistenza di Sonnino in età medievale, ma in realtà sembra che questo sia nato diverso tempo prima. Secondo alcune fonti Sonnino ha avuto origine alla fine del 700 e pare che a fondarlo siano stati i cittadini di Priverno, che erano fuggiti dal loro paese a causa delle invasioni dei saraceni.
Delle origini molto simili a quelli di altre zone limitrofe come Roccagorga e Maenza, che potrebbero quindi rivelarsi vere, sebbene siano ancora avvolte nel mistero.
Sono tante le cose che si possono vedere durante una passeggiata nel cuore di Sonnino. Da non perdere c’è la Chiesa di S. Angelo, un edificio che appartiene al 1200 e che è stato lavorato da alcuni maestri dell’arte gotica che lo hanno reso un vero gioiellino.
Altra cosa da visitare è la Collegiata di S. Giovanni. È una costruzione che appartiene al 1200, ma che ha subito una restaurazione nel 1600. Conserva sul suo soffitto dei bellissimi affreschi, che rendono l’ambiente piuttosto suggestivo.
Da osservare c’è poi l’antico castello di Sonnino, una grande struttura che viene protetta da una torre alta ben 30 metri. Un tempo era il punto perfetto nel quale vegliare sull’intero paesello, ma purtroppo negli anni una buona parte della costruzione è stata distrutta, sebbene ancora oggi conservi un certo fascino.
Non può infine mancare una visita al “Museo Terre di confine”. È uno spazio espositivo che si dirama in quattro sezioni e che permette di conoscere meglio la storia di Sonnino ma soprattutto il suo ricco patrimonio culturale. Gli amanti della storia lo adoreranno.
Spesso i turisti visitano un luogo con il pretesto di poter poi assaggiare qualche piatto locale, che difficilmente riescono a trovare altrove.
Questo è il caso del canesciune, un delizioso dolce ripieno di ricotta e limone, che si mangia a Sonnino in occasione della “festa delle Torce”, la più importante del posto. Altri prodotti tipici sono poi i fichi secchi, l’olio d’oliva gli strozzapreti. Quest’ultimi sono un delizioso tipo di pasta che viene lavorato senza uovo. Sono una vera delizia se accompagnati a un bel sugo.
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