Il Neon Brush, una nuova moda artistica e fluorescente
Si chiama “Neon Brush” ed è un nuovo modo di realizzare dipinti che ultimamente è diventato una vera moda. Consiste nel realizzare dei quadri in una stanza buia, utilizzando per lo più dei […]
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Mancano ormai pochi giorni alla fine di questo 2020, che probabilmente è stato uno degli anni più terribili degli ultimi tempi. La pandemia che ha travolto il mondo intero ha lasciato e lascerà un segno incredibile e indelebile nella nostra vita e nella nostra quotidianità e mai come quest’anno alcuni riti scaramantici saranno da ripetere più e più volte, quali sono? Ricordiamoli insieme!
Nei popoli antichi il capodanno non era solito festeggiarsi la notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio, bensì al 1 marzo, poiché essendo legati maggiormente ai cicli naturali e dell’agricoltura, durante il mese pazzerello la natura rinasceva con la primavera e quindi quale migliore occasione per festeggiare un nuovo anno? Già da Numa Pompilio però e poi con la riforma del calendario di Giulio Cesare la fine dell’anno si anticipò a dicembre, facendo così diventare Gennaio il primo mese dell’anno. Questi trentuno giorni a Roma erano dedicati a Giano, il dio bifronte, che in questo caso simbolicamente guardava sia indietro all’anno trascorso che avanti a quello futuro
Ci sono delle ritualità dei gesti che in alcuni momenti dell’anno sono imprescindibili; tra questi ci sono quei riti superstiziosi che si fanno nella notte tra il veglione di San Silvestro e il giorno di Capodanno. Un momento particolare, di passaggio, che nell’antichità era ancora legato alle feste del Sol Invictus ovvero del graduale ritorno alla luce e della sconfitta delle tenebre. Ai nostri giorni poi, si sono radicalizzate alcune usanze, alcune magnerecce, altre meno, andiamo a ricordarle:
Ultima usanza molto sentita nel nostro Paese è quella di sparare fuochi d’artificio. Dalle Alpi fino al sud Italia la tradizione dei botti è molto sentita e l’Italia si distingue nel mondo per i suoi artigiani pirotecnici, che sono maestri in tutte le parti del mondo. Questa tradizione è talmente radicata nel nostro Paese che proprio a due passi da Roma, a Valmontone, vicino Palestrina si svolge ogni anno il Campionato del mondo dei fuochi d’artificio. Tornando alla tradizione di Capodanno, anche qui l’usanza vuole che i botti siano sparati per allontanare spiriti maligni e demoni malvagi, a quanto pare molto sensibili al rumore, dalle città in cui si viveva. Oggi grazie alle ultime tecnologie i fuochi d’artificio sono diventati un vero e proprio spettacolo unico, con forme sempre più complesse e colori da far rimanere a bocca aperta non solo i bambini!
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