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Nell’Antica Roma a novembre si svolgevano i Ludi Plebei che prevedevano giornate ricche di spettacoli teatrali, competizioni atletiche e iniziative religiose. Scopriamo quando furono istituite e dove si svolgevano.
Nel mese di novembre nell’Antica Roma si svolgevano i Ludi Plebei, festività religiosa che includeva sia spettacoli teatrali che competizioni atletiche nel Circo Flaminio, un’eccezione perché la maggior parte dei giochi avvenivano nel Circo Massimo, e costruito dal censore Gaio Flaminio Nepote nel 220 a.C., data in cui si svolse la prima edizione. I Ludi in questione celebravano la libertà politica dei plebei. Plauto presenta per la prima volta la commedia Stichus nel 200 mentre lo storico Tito Livio ci informa che i giochi furono ripetuti tre volte nel 216 a causa di un errore rituale che ne interruppe il corretto svolgimento.
Durante la manifestazione si teneva anche la festa di Giove, che consisteva in un banchetto votivo. Seguiva poi una parata di cavalleria il giorno dopo e i ludi circenses nelle tre giornate conclusive. Immancabile una processione, che era simile a quella dei Ludi Romani, coi Flamines che operavano i sacrifici di tori, maiali e pecore, infine in programma anche le corse dei carri e dei cavalli con i fantini, una sorta di palio ante litteram.
Il Circo Flaminio, posto nella parte più a sud del Campo Marzio, presso le rive del Tevere, non aveva posti a sedere e strutture permanenti. Fu ridotto già a partire dal II secolo a.C. per la costruzione di edifici e monumenti, con la pista ridotta a 300 metri. L’area fu utilizzata anche come luogo di assemblee e di scambi mercantili. Curiosità storica e aneddotica, la sua trasformazione durante l’impero di Ottaviano Augusto in una gigantesca vasca per contenere coccodrilli, uccisi durante i festeggiamenti per l’inaugurazione del nuovo foro.
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