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Anche ai tempi antichi i romani avevano la loro festa di Halloween

foto di: Immagini prese dal web

Il 31 ottobre si festeggia la notte più spaventosa di tutto l’anno, quella di Halloween. I grandi ed i piccini si preparano per vivere nei modi più divertenti questa nottata dedicata alla paura. Sapevate però che ai tempi degli antichi romani esisteva la festa di Halloween?

Halloween ai tempi dell’antica Roma

Halloween è una festa molto amata da grandi e piccini che viene celebrata il 31 di ottobre di ogni anno. In questo giorno gli adulti sfruttano l’occasione per indossare un costume o una maschera per poi andare a ballare. I più piccoli invece scelgono di vestirsi in modo spaventoso e di andare per le case armate di secchiello a chiedere “dolcetto o scherzetto”.

È così che quindi siamo abituati a conoscere questa festa che ha origini molto antiche e che veniva festeggiata da tutti, anche dagli antichi romani.

I romani che avevano un ricco calendario dedicato alle festività, celebravano il giorno di Halloween per tre giorni all’anno, ovvero l’8 novembre, il 24 agosto ed il 5 ottobre. Per loro erano dei momenti in cui il mondo “era aperto” e di conseguenza i vivi ed i morti potevano entrare in contatto tra loro e comunicare.

In queste giornate veniva poi svolto un rito, il “Mundus Cereris” durante il quale veniva aperta una fossa, quella degli dei Mani. Si trovava nel santuario di Cerere ed aveva la funzione di mettere in comunicazione due regni, quello dei vivi e quello dei defunti.

Il mondo si apre per accogliere i morti

I romani quindi celebravano questo rituale per tre volte l’anno. Era una delle pratiche più oscure svolte dai romani e si pensa abbia delle origini etrusche.

Durante questo rito veniva quindi aperta una fossa, che aveva la forma di un utero rovesciato e che veniva chiusa per il resto dell’anno. La buca doveva essere scavata al centro della città nel momento in cui gli astri si congiungevano, solo così era possibile attivare il portale ed “aprire” il mondo.

In queste tre giornate dell’anno, tutte le anime dei defunti potevano così passare da questa fossa, andare nel mondo dei vivi e girare a proprio piacimento. Potevano spaventare i viventi con il loro aspetto o fargli qualche scherzo, un po’ come succede oggi ad Halloween con i bambini.

Durante questi eventi poi le attività delle città erano proibite. Le feste erano dei momenti sacri di purificazione ma erano anche simbolo di rinascita e buon auspicio. Il portale che metteva in comunicazione i vivi con i morti aveva la forma di un utero per indicare la nuova vita. Non a caso poi il rito che faceva aprire il mondo era dedicato alla dea Cerere, che simboleggia la fertilità ed il buon raccolto.

Gli eventi da non perdere

Oggi la festa di Halloween viene festeggiata in modo diverso rispetto a quello dei tempi di Roma antica. In età moderna il 31 di ottobre viene vista come un’occasione per fare qualcosa di diverso, che possa essere divertente ma anche regalare qualche brivido. Dopotutto si tratta sempre della notte più spaventosa dell’anno.

Anche Roma ad esempio si prepara a festeggiare organizzando alcuni eventi. Ad esempio a Raimbow Magicland arriva il Circo Nero con una serie di spettacoli dall’aria misteriosa e spettrale.

A Cinecittà World ci saranno invece le giostre aperte, come il Roller Coaster Inferno e la paurosa Horror House, un percorso al buio tra gli scenari più spaventosi del mondo horror.

A Bracciano invece ci sarà la Famiglia Addams, che intratterrà le persone all’interno del grandissimo castello. La Tuscia invece si riempirà di streghe di dame e delle loro storie che riempiranno la casa ponte di San Pellegrino, rendendo la serata unica.