Hot Spot, a Roma la mostra che cerca di sensibilizzare sul disastro ambientale
2 Novembre 2022
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foto di: Immagini prese dal web
Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea è possibile visitare la mostra Hot Spot – Caring for a Burning World che riflette sui rischi dovuti alla crisi ambientale e climatica
Immaginare un rapporto diverso con la Terra
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ospita la mostra collettiva Hot Spot – Caring for a Burning World che prende il titolo dall’omonima opera di Mona Hatoum del 2009, una grande installazione in ferro e neon che raffigura il pianeta Terra acceso da una luce rossa che simboleggia i conflitti che lo rendono rovente, raccontando di come l’organizzazione della società umana sembri condurre alla catastrofe ambientale. Il percorso espositivo riunisce molteplici reazioni degli artisti attraverso la forza poetica dell’arte, le opere selezionate approfondiscono la complessità della situazione attuale proponendo più che una visione di denuncia un attivismo estetico che intende stimolare la riflessione e sensibilizzare al disastro, per immaginare un diverso rapporto con il pianeta.
La forza degli elementi e il rischio di essere schiacciati dal clima
La visita consente di ammirare i lavori di molti artisti, provenienti da tutto il mondo e appartenenti a generazioni differenti. Se le opere di Mona Hatoum e Pier Paolo Calzolari raccontano gli effetti estremi che il clima può raggiungere attraverso il contrasto visivo e materico, la forza dirompente che possono manifestare gli elementi, come l’acqua, è riportata in Flooded di Kim Juree, dove si osserva la dissoluzione di un’architettura di argilla. Gideon Mendel ha invece documentato con le sue fotografie la devastazione lasciata dallo scatenarsi sempre più frequente di inondazioni in diversi punti del Pianeta. Allo stesso modo, attraverso immagini suggestive di acque che crescono sfidando la gravità, il video di Ange Leccia suggerisce l’idea dell’innalzamento del livello del mare.
Animali che si riappropriano degli spazi
La crescita vertiginosa della popolazione umana e la sua espansione vorace e incontrollata con il conseguente sfruttamento delle risorse ambientali, portano in primo piano anche la relazione con gli altri esseri viventi che abitano la Terra e che, durante il lockdown, si sono visti riappropriarsi di spazi vitali apparendo in maniera sorprendente lungo le vie cittadine. Queste apparizioni ricorrono nelle sculture di Davide Rivalta, i cui gorilla accolgono il pubblico all’ingresso della Galleria. La mostra è fruibile fino a domenica 26 febbraio 2023 tutti i giorni dalle ore 09 alle 19.
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