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I Romanisti, il cenacolo degli anni '30 in mostra al Museo Trastevere

foto di: Immagini prese dal web

La vita e la cultura di Roma tra la fine degli anni Venti e il 1940 nella mostra dedicata al Gruppo dei Romanisti,  studiosi, accademici e cultori della città

I Romani della Cisterna, intellettuali che vogliono divulgare la romanità

Il Museo di Roma in Trastevere ospita fino al 4 giugno la mostra I Romanisti, Cenacoli e vita artistica da Trastevere al Tridente (1929 – 1940), organizzata da Zetena Progetto Cultura e a cura di Roberta Perfetti e Silvia Telmon. Nel decennio in questione in diversi salotti letterari della capitale si diffonde lo studio e la promozione della cultura cittadina, abbracciando i fenomeni artistici a tutto tondo.

A sostenerla intellettuali romani e stranieri, che si costituiscono in maniera spontanea in un circolo di amici, conosciuto come Romani della Cisterna. La volontà dei facenti parte è quello di divulgare e mantenere vivo lo spirito della romanità, mettendone in luce il patrimonio storico-artistico, le vicende, gli uomini illustri, le tradizioni, il dialetto.

I Romanisti e le cinque sezioni della mostra

Il percorso espositivo è articolato in 5 sezioni e circa 100 opere tra pittura, scultura, grafica, fotografia e documenti, provenienti in gran parte dal Museo di Roma, dalla Galleria d’Arte Moderna, dal Museo di Roma in Trastevere e dai Fondi Trilussa della Sovrintendenza Capitolina e dall’archivio del Gruppo dei Romanisti. Si inizia con la sezione Romani della cisterna, che introduce l’osteria omonima in Trastevere dove nel 1929 nasce l’idea di fondare tale cenacolo. I fondatori furono: Ettore Petrolini, Trilussa, Augusto Jandolo, Giuseppe Ceccarelli, Vitaliano Rotellini, Ettore Veo, Franco Liberati e Ignazio Mascalchi.

I Romanisti, da Trilussa alla pittura fino all’antiquariato

La seconda sezione, dal titolo La passione antiquaria, illustra come negli anni Trenta Roma assista a un’eccezionale espansione urbanistica che comporta interventi di demolizione radicale e per questo nasce la necessit di preservare il vasto patrimonio artistico ed archeologico della Capitale. Spazio poi alla sezione Con Trilussa, il quale come poeta, scrittore e giornalista ha prodotto un notevole patrimonio composto che permette di ricostruire il clima e la moda dell’epoca.

Nella sala del pianoforte la quarta sezione dal titolo In Atelier racconta come negli anni Trenta molti artisti romani e residenti nella capitale si dedicassero alla pittura di paesaggio urbano, rappresentando una parte della città medioevale distrutta per far posto alla Roma fascista. Infine, l’ultima sezione, dal titolo Il Gruppo dei Romanisti, ripercorre la nascita ufficiale del sodalizio.

A corredo della mostra, da gennaio a maggio 2023, verrà proposto anche il ciclo di incontri Il Gruppo dei Romanisti si racconta, ideato e coordinato da Donato Tamblé, Presidente del Gruppo dei Romanisti. Questo programma di conferenze, reading e concerti offrirà l’occasione per approfondire l’orizzonte documentario e narrativo del mondo dei Romanisti fino ai giorni nostri.