Il 1 marzo era il Capodanno nell'Antica Roma, ecco perché
1 Marzo 2023
2.370
foto di: Immagini prese dal web
Nell’Antica Roma il Capodanno veniva festeggiato il 1 marzo, fino alla riforma del calendario introdotta da Giulio Cesare, ma perché proprio quel giorno?
Il 1 marzo l’inizio dell’anno nell’Antica Roma
Nell’Antica Romafino al 46 a.C. il 1 marzo era il giorno di Capodanno. Febbraio era infatti l’ultimo mese dell’anno, con agosto che era chiamato Sextilis. I mesi successivi, da settembre a dicembre, portano ancora oggi l’impronta di quell’antico calendario nel loro nome: settembre era il settimo, ottobre l’ottavo, fino ad arrivare a dicembre, che era il decimo mese. Ma perché proprio marzo come mese iniziale e perché c’è stato un cambiamento che è arrivato fino a noi?
La riforma di Giulio Cesare, dall’anno bisestile alla scelta di gennaio come il primo mese
Con il calendario giuliano, che prende il nome proprio da Giulio Cesare, il primo mese dell’anno fu stabilito come gennaio e vennero inseriti gli anni bisestili mentre luglio fu scelto come nome in onore di Giulio Cesare, Agosto sarà chiamato così in onore invece del successore, l’imperatore Augusto. Il calendario giuliano è stato usato fino al 1582, quando è stata introdotta una nuova riforma, con l’inserimento del calendario gregoriano in alcuni paesi europei. Questo calendario prende il nome dal pontefice Gregorio XIII, che lo introdusse con una bolla papale.
Marzo, il mese del dio Marte, dell’inizio della primavera e del fuoco sacro di Vesta
L’inizio dell’anno per i romani era marzo perché iniziava la primavera e questo rappresenta un simbolo di rinascita e rinnovamento anche per la terra. Marte, da cui deriva marzo, non era solo visto come il dio della guerra ma il difensore della terra dalle calamità naturali e soprannaturali: fu questa la tradizione che fino almeno al II secolo a. C. anche i romani mantennero, assegnando al mese a lui dedicato, marzo, il compito di aprire ogni nuovo anno. Il 1 marzo inoltre era rinnovato il fuoco sacro nel Tempio di Vesta. Fu poi nel 191 a.C. che il pontefice massimo Publio Licinio Crasso con la lex Acilia de intercalatione spostò la festa al 1 gennaio, rendendo inevitabile che Cesare scegliesse questo come primo mese dell’anno nella sua riforma di poco sucessiva.
È una mostra che nessuno ha mai visto prima d’ora e che per la prima volta prende vita nello storico Palazzo Barberini. Testimonia la grande influenza che Caravaggio ha avuto sia sui suoi […]
Era una festa molto antica che si svolgeva in onore del dio Bacco e che prima di essere stata proibita dal Senato romano era all’insegna degli eccessi. La conoscevate? Una festa all’insegna dell’ubriachezza […]
È uno spettacolo davvero emozionante che prende vita nel Teatro Ginnasi. S’intitola “Tosca Full Immersion” e appartiene ai tanti eventi di “Musica su Roma”. Andrete a vederlo? Una città nella quale è impossibile […]
È una mostra davvero unica nel suo genere, che prende vita nel cuore dell’Ospedale delle Donne e che tutti potranno vedere fino al primo maggio. Avete già visto “Real Bodies”, l’esposizione sull’anatomia umana? […]
Era un antichissimo rituale che veniva praticato in onore del dio Termine, ovvero colui che aveva il compito di stabilire un confine tra tutte le cose, sai viventi che non. Si svolgeva durante […]
È un mostra davvero suggestiva che prende vita alle Scuderie del Quirinale e che ha come protagonisti circa 100 quadri, che sono stati tutti slavati dagli orrori della guerra. Chiunque potrà osservarla fino […]