La consegna della posta nell'Antica Roma: un affare privato o statale?
9 Ottobre 2022
1.312
foto di: Immagini prese dal web
Oggi si festeggia la giornata mondiale della posta. Per questa ricorrenza vi raccontiamo come si consegnasse nell’Antica Roma, un’epoca lontanissima da quella di oggi quando si inviano documenti con un click
Come si consegnava la posta nell’Antica Roma
Oggi si festeggia la giornata mondiale della posta. Per questa ricorrenza vi raccontiamo come si consegnasse nell’Antica Roma, un’epoca lontanissima da quella di oggi quando si inviano documenti con un click e oggetti nel giro di poche ore ovunque. C’è uno spartiacque fondamentale in questa storia ed è l’impero di Ottaviano Augusto. Prima, infatti, la spedizione della posta era un affare privato. I cittadini più umili si affidavano a parenti, amici o mercanti mentre i più ricchi avevano i loro schiavi o impiegati personali adibiti a questa funzione. Fu proprio il successore di Cesare a cercare di creare un servizio postale statale, un obiettivo ambizioso che testimonia la sua volontà di creare un ponte tra Roma e le province del fiorente e vasto impero.
Lettere che potevano cambiare il corso della Storia
Consegnare la posta nella cerchia di una città non rappresentava un problema ma la questione si complicava molto sulle lunghe distanze. Per percorrere la strada da Roma a Pompei si impiegavano dai 4 ai 6 giorni, a seconda che si andasse a piedi o a cavallo. Il buon esito del viaggio poteva cambiare le sorti della Storia, motivo per cui le comunicazioni ufficiali o più importanti venivano copiate e affidate a persone diverse, riducendo così il rischio di non vederle arrivare a destinazione. Anche dichiarazioni di guerra, comunicazioni di una possibile congiura o altri fatti determinanti per l’andamento dello Stato erano, infatti, comunicati attraverso queste modalità.
Ottaviano crea un sistema postale statale
Il sistema di consegna si fa più regolare ed efficace con Augusto, anche perché può godere di uno straordinario sistema infrastrutturale. A facilitare i lunghi viaggi dei messaggeri fu la costruzione di stationes, che permettevano al postino di ristorarsi e cambiare cavallo. Nel periodo imperiale romano, lungo tutto il percorso viario si contavano 111 stazioni di sosta con relative scuderie e Ottaviano si occupò personalmente di questo settore. Ogni 16-20 chilometri il tabellario trovava una stazione di posta dove poteva cambiare i cavalli e ogni 50-85 chilometri incontrava le più vaste strutture nelle quali poteva pernottare e rifornirsi delle provviste necessarie: questi edifici erano collocati presso le fermate di sosta più importanti e quindi vicini alle grandi città.
Il Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita la mostra Vita Dulcis – Paura e desiderio nell’Impero romano ad opera di Francesco Vezzoli in cui l’Antica Roma e il cinema sono messe in parallelo […]
Gli Ambarvalia sono una festività dell’Antica Roma, in onore della dea Cerere, per propiziare la fertilità dei campi e consistente in sacrifici, in riti privati e pubblici che terminano con una processione Gli […]
Riassume un percorso di 2700 anni in modo tanto coinvolgente quanto affascinante, dato che ciò che ospita la suo interno riesce a prendere vita. Avete già visto la mostra “Welcome to Rome”? Una […]
Nel corso dell’età imperiale erano considerati degli ottimi medicinali, in grado curare diversi tipi di malattie. Sapevate che già ai loro tempi il laser rientrava tra questi? La malattia, un fenomeno soprannaturale Capita […]
È un mostra nella quale l’immaginazione non ha più un limite. Sembra di vivere in un sogno per quanto le opere esposte possano sembrare inverosimili. L’hai già vista? Sarà disponibile al Palazzo Cipolla […]
Dopo decenni alcune delle aule delle Terme di Diocleziano riaprono al pubblico per la mostra L’istante e l’eternità: Tra noi e gli antichi, con oltre 300 opere esposte, alcune visibili per la prima […]