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Lucio Battisti; un uomo semplice divenuto una leggenda

foto di: Immagini prese dal web

Ad ormai 23 anni dalla sua scomparsa ripercorriamo la carriera di Lucio Battisti, un uomo timido che parlava attraverso le proprie canzoni e che ha segnato la storia della musica italiana.

Un sogno partito da Poggio Bustone

Lucio Battisti è stato uno degli artisti che ha lasciato un importante segno nel mondo della musica. La sua storia ha inizio nel 1943 a Poggio Bustone, una terra del reatino cui l’artista era particolarmente legato e di cui parlava spesso sia in pubblico che in privato durante le tantissime conversazioni con Mogol. Nel 1950 la famiglia si trasferisce a Roma ma Rieti resterà sempre la meta delle vacanze di famiglia, estive e natalizie.

La sua passione più grande era la musica ed in particolar modo la chitarra. La carriera di Lucio era iniziata come chitarrista di complessi che si esibivano nei locali e che lo avevano portato a suonare in Olanda e Germania. Tuttavia il suo sogno più grande era quello di diventare un cantante, per questo motivo un giorno Lucio aveva abbandonato i complessi e si era dedicato alla carriera da solista.

Aveva tentato la fortuna a Milano con il solo obiettivo di conquistare un importante discografico e di conseguenza si era ritirato nelle  sue stanze a comporre e scrivere. Così nasceva nel 1964 il suo primo singolo “Per una lira”.

Nel 1965 però avveniva l’incontro che gli avrebbe cambiato la vita, quello con il paroliere Giulio Rapetti, in arte Mogol. Insieme inizieranno a scrivere a comporre le canzoni che entreranno a far parte della storia, aprendo così le porte al cantautorato italiano.

L’incredibile successo degli anni ‘70

Alla fine degli anni ’60 la carriera di Battisti subisce una grande ascesa. Nel 1968 Lucio si presenta al Cantagiro e l’anno successivo al Festival di Sanremo con il brano “Un’avventura”. La canzone arriva alla nona posizione e regala un enorme successo all’artista, che lo stesso anno vinceva il Festivalbar con “Acqua Azzurra, acqua chiara”.

Nel 1969 nasceva poi la “Numero Uno” la prima etichetta discografica fondata da Battisti, Mogol, il produttore Colombini ed altri artisti. Sotto questo nome sono nate alcune tra le canzoni più importanti di Battisti come “La canzone del sole” e “Anche per te” e tanti altri brani che si sono piazzati tutti ai primissimi posti delle classifiche musicali.

Negli anni quindi il successo di Lucio era diventato mondiale ed era arrivato anche in America, ma nonostante tutto l’artista non smetteva mai di rimanere sé stesso. Restava un uomo semplice con un mondo dentro da raccontare, che parlava al pubblico solo attraverso alcune interviste.

Era una persona fortemente legato alla sua Poggio Bustone, in cui si ritirava spesso durante i momenti di tranquillità per allontanarsi dalla vita del riflettore e lasciare così spazio, anche se per poco tempo, a quella normale.

Il menestrello della vita reale

Lucio Battisti era un artista che attraverso le sue canzoni raccontava della vita di ogni giorno, senza fronzoli. I testi che prima lavorava con Mogol e che poi interpretava erano rivoluzionari ed a volte definiti come oggetto di scandalo in quanto per le prime volte trattavano alcuni argomenti come l’adulterio, il piacere sessuale e gli aspetti negativi della vita di coppia.

Battisti veniva poi spesso criticato per le sue capacità vocali ed è stato uno dei primi artisti a smentire che solo chi aveva una bella voce poteva fare musica. Le doti canore del cantante non erano eccelse ma la sua capacità interpretativa riusciva a scavalcare questo lato. Battisti sentiva davvero tutto quello che cantava e di conseguenza lo ritrasmetteva al pubblico emozionandolo.

In tanti oggi cercano di reinterpretare le sue canzoni ma nessuno è ancora riuscito a rendere del tutto giustizia ad un artista leggendario che con le sue parole fa tremare ancora il cuore.