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Nasceva oggi l'imperatore Claudio, colui che conquistò la Britannia

foto di: Immagini prese dal web

Nasceva oggi nel 10 A.C. L’imperatore Claudio che durante il suo comando conquistò la Britannia, centralizzò il senato allargando la partecipazione a chi proveniva dalle province romane e realizzò molte opere pubbliche

Un abile amministratore ed espansionista

Nacque oggi nel 10 A.C. Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico, il quarto imperatore romano, appartenente alla dinastia giulio-claudia e il primo a nascere fuori dalla penisola italiana. Considerato dai suoi contemporanei come un candidato improbabile al ruolo di imperatore, soprattutto in considerazione di una qualche infermità fisica da cui era affetto, tanto che la sua famiglia lo tenne lontano dalla vita pubblica fino all’età di quarantasette anni, quando tenne il consolato assieme al nipote Caligola. Malgrado la mancanza di esperienza politica, Claudio dimostrò notevoli qualità: fu un abile amministratore, un grande patrono dell’edilizia pubblica, espansionista in politica estera tanto che sotto il suo comando si ebbe la conquista della Britannia e un instancabile legislatore, che presiedeva personalmente i tribunali.

Le opere pubbliche terminate e realizzate

Per quanto riguarda il campo delle opere pubbliche l’impegno fu massimo. Sotto il suo impero fu ultimata la costruzione di due acquedotti, iniziata da Caligola: l’acquedotto Claudio (Aqua Claudia), e l’Anio Novus che si incontrano entro Roma nella famosa Porta Maggiore. Ne restaurò anche un terzo chiamato Aqua Virgo. Diede un grande impulso alla costruzione di strade e canali in Italia e nelle province. Tra i tanti progetti meritano una segnalazione un largo canale che univa il Reno al mare e una strada che collegava l’Italia alla Germani.

I rapporti con il potere, dal sistema centralizzato alle congiure

Claudio voleva accattivarsi le simpatie del Senato. Egli, infatti, tentò di stabilire una sincera collaborazione con quest’organo istituzionale, secondo le linee della politica di Augusto, facendo un uso frequente di Senatus consulta e difendendo la posizione sociale dei senatori, riservando loro i posti migliori. Nel 47-48 rivide l’intera lista senatoria, eliminando quei membri inadatti ed introducendo solo uomini che avessero maturato meriti anche in provincia, poiché voleva che il senato fosse formato dalle migliori menti dell’impero. È vero anche che la maggiore interferenza con il Senato fu la creazione di un sistema amministrativo centralizzato. La sua posizione era resa poco sicura dall’opposizione della nobiltà, cosa che condusse Claudio a mettere a morte molti senatori. Claudio dovette anche sopportare molte disgrazie nella vita privata: una di queste potrebbe essere stata all’origine del suo assassinio, forse ordinato dalla quarta moglie Agrippina, madre di Nerone.