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Davvero sorprendente il legame tra gli elefanti e Roma che dura da secoli, dalle imprese di Annibale e di Cesare fino all’opera irriverente di Bernini e all’arte contemporanea, tra fumetti, murales e film
Quando si parla di elefanti la mente del romano corre subito alle guerre puniche e al celebre condottiero cartaginese Annibale, colui che tentò di conquistare Roma, attraversando le Alpi, adagiato sul dorso dei suoi elefanti. Cesare, per celebrare la vittoria sulle Gallie, salì al Campidoglio accompagnato da un corteo di quaranta elefanti.
L’importanza degli elefanti divenne tanto importante all’interno dell’Urbe che le stilizzazioni di questi animali cominciarono ad apparire non solo sul denario di Cesare, ma sul sesterzio di Tiberio, nei coni emessi da Nerone, da Tito, da Domiziano, da Commodo e da altre illustri personalità romane. In età Imperiale, gli elefanti si esibivano nelle arene; era utilizzati per la caccia e per la lotta; e chi riusciva a sconfiggerli era degno della più alta gloria.
A pochi passi dal Pantheon nel rione Pigna, si trova Piazza della Minerva ed al centro di essa è collocata un’opera progettata da Gian Lorenzo Bernini: L’elefantino di Piazza della Minerva, realizzata nel 1667. Il progetto fu critica dei domenicani, forse anche di padre Paglia, perché secondo loro il progetto berniniano era contro natura, ovvero che le zampe dell’elefantino da sole non avrebbero potuto sopportare il peso dell’obelisco. Poiché anche il papa supportò la tesi dei domenicani, Bernini si vide costretto ad inserire sotto il ventre dell’elefantino un cubo di pietra a sostegno di tutta l’opera. Bernini disegnò l’elefante con le terga volte al convento.
L’arte dei nostri giorni continua a rendere evidente il legame tra Roma e questo animale. Zero Calcare ha disegnato un elefante nella copertina del suo fumetto Welcome To Rebibbia ed è stato realizzato un murales che riprende con assoluta fedeltà la prima pagina della sua opera.
Notizia che ha fatto scalpore, soprattutto tra gli animalisti, è stata la scelta da parte di Nanni Moretti di girare alcune scene con elefanti ai Fori Imperiali in occasione delle riprese del suo nuovo film dal titolo Il sole dell’avvenire che uscirà prossimamente al cinema.
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