“Mundus Patet, Dialogo tra Uomo e Natura”, l’installazione dedicata al terremoto di Amatrice
L’opera di Gianna Parisse, presentata per la prima volta in Italia, contiene elementi fotografici, audio e video che si interrogano sul senso di[...]
I Vestalia sono celebrazioni dell’Antica Roma dedicate alla dea del focolare dove ardeva il fuoco sacro della città, scopriamo anche l’importante ruolo pubblico delle sacerdotesse adibite a questi riti insieme al pontefice massimo
Nell’Antica Roma si celebravano le feste dedicate a Vesta, dea del focolare dove ardeva senza fermarsi il fuoco sacro dell’Urbe. I Vestalia arcaici duravano un solo giorno, il 9 giugno, dato che questo è l’unico giorno segnato con tale nome sui calendari più antichi, ma in età repubblicana ed imperiale diventarono ben nove, dal 7 al 15 di giugno. Il giorno di apertura metteva in contatto i fedeli con il mondo degli inferi, degli antenati identificati con i Penati. Per questo era aperto il penus, luogo dove la famiglia conservava le statue appunto dei discendenti, con i Penates Populi Romani che erano conservati nel tempio di Vesta, così come il fuoco sacro che era situato nell’atrio della domus.
Nei giorni di questa festa alle matrone era consentito di entrare a piedi nudi nella parte esterna del tempio, luogo altrimenti a proibito nel resto dell’anno a tutta la cittadinanza, con la sola eccezione del pontefice massimo. Queste sacerdotesse avevano anche un ruolo di tipo politico e non solo religioso. La loro carriera iniziava già in tenera età quando erano reclutate dal pontefice, selezionate all’interno delle famiglie più in vista. I requisiti erano la discendenza patrizia, la residenza in Italia del padre e la mancanza di imperfezioni fisiche. Venivano investite di tale ruolo con una cerimonia pubblica e un rituale formale. La loro carica era di ben 30 anni, con l’obbligo di restare vergini.
L’ultimo giorno, denominato Vesta cluditur, era definito con la sigla QStDF (Quando Stercus Delatum Fas, cioè “quando l’immondizia del tempio è stata portata via, il giorno è propizio”): in coincidenza con le Eidus, l’aedes Vestae veniva solennemente ripulita e le impurità portate, a quanto riferisce Festo, in un vicolo che si trovava circa a metà del Clivus Capitolinus per poi essere forse gettate nel Tevere. Un rito di purificazione necessario per porre fine a queste importanti celebrazioni per tutta la comunità romana.
L’opera di Gianna Parisse, presentata per la prima volta in Italia, contiene elementi fotografici, audio e video che si interrogano sul senso di[...]
I Romani celebravano i Carmentalia in onore della Dea Carmenta, protettrice del futuro e della maternità. Riti, preghiere e offerte scandivano una festa[...]
Le Gallerie Nazionali di Arte Antica ospitano la produzione ritrattistica del Maestro marchigiano, figura centrale della pittura romana e italiana della seconda metà[...]
A Spazio5 è stata allestita la mostra “Occhi di Ragazzo” su Gianni Morandi, un viaggio che ti porta dietro le quinte di un[...]
Immergiti in un mondo di emozioni leggere e colori brillanti con “Euphoria – Art is in the Air”, la nuova esperienza del Balloon[...]
Il percorso espositivo realizzato da Alessandra Carloni esplora una dimensione del tutto inedita del rapporto tra metropoli e individuo, tra contraddizioni urbane e[...]
Le Scuderie del Quirinale ospitano un percorso espositivo dedicato al grande ritrattista del ‘600, in grado di immortalare la dinastia che ha tenuto[...]
Fino a maggio del prossimo anno, il Pratibus District di Roma ospita, una mostra dedicata all’arte del gioco. Un’esperienza coinvolgente che celebra la[...]
Arriva nelle sale il nuovo film di Natale con protagonisti due degli attori comici romani più amati, ambientata nella meta turistica invernale del[...]
Fino ad aprile 2025, l’Istituto VIVE ospita la mostra dedicata a Guglielmo Marconi, il genio che ha cambiato il nostro modo di comunicare.[...]
Conosci le Saturnalia? Erano una delle feste più attese dell’antica Roma e si svolgevano in onore del dio Saturno. Celebrava la libertà, la[...]
Già all’inizio dell’Impero romano, il traffico nella Città Eterna era complicato da gestire, una soluzione fu trovata da Giulio Cesare. Giulio Cesare, un[...]
“Le Agonalia” sarebbero state istituite poco dopo la fondazione di Roma e si differenziano rispetto agli altri riti religiosi per due motivi, scopriamo[...]
La Galleria Nazionale ospita un percorso espositivo dedicato al celebre movimento del secolo scorso che è analizzato con un occhio di riguardo all’attualità.[...]
Conoscevi questo antico rituale? Era un culto tutto al femminile, che attraverso dei rituali che erano riservati esclusivamente alle donne, celebrava Bona Dea,[...]