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What A Wonderful World, al MAXXI una mostra interattiva da non perdere

foto di: Immagini prese dal web

What A Wonderful World è la mostra interattiva visitabile al MAXXI di Roma con opere di 12 artisti che si interrogano sui problemi del presente e sulle speranze del futuro, creando un percorso inedito per il visitatore

Un percorso sperimentale che unisce tecnologia e arte

Il MAXXI di Roma ospita fino al 12 marzo 2023 la mostra What a Wonderful World, allestimento della Collezione Arte tecnologico, sperimentale e interattivo con opere degli artisti Micol Assaël, Ed Atkins, Rosa Barba, Rossella Biscotti, Simon Denny, Rä di Martino, Franklin Evans, Thomas Hirschhorn, Carsten Höller, Liliana Moro, Olaf Nicolai, Jon Rafman, Tatiana Trouvé, Paolo Ventura, e James Webb.

Un percorso espositivo di grandi installazioni con cui il pubblico interagisce con touchscreen per mappare, visualizzare e condividere le sensazioni del visitatore nella sua relazione con l’opera d’arte. A curare il percorso sono Bartolomeo Pietromarchi, Direttore del MAXXI Arte con Eleonora Farina, Luigia Lonardelli e Anne Palopoli ed è visitabile in Via Guido Reni 4/a dal martedì al venerdì dalle ore 11 fino alle 19 mentre il weekend fino alle 20.

L’opera concepita come un ecosistema

La mostra si presenta come un progetto sperimentale e in evoluzione che nasce dalla consapevolezza che un’opera d’arte è molto più di un oggetto ma un ecosistema che vive ed evolve grazie a tutti i rapporti che nascono e si sviluppano intorno ad essa: chi la cura, la conserva, la racconta e la fruisce.

Parte integrante infatti è il prototipo dell’Ecosistema Relazionale Digitale, progettato dal centro di ricerca HER: She Loves Data fondato da Salvatore Iaconesi e Oriana Persico e basato su un software di Intelligenza Artificiale.

Al termine del percorso di mostra, è stato creato un piccolo auditorium dove i visitatori possono sostare ed esplorare l’Ecosistema in tutta la sua ricchezza. Le più evolute tecnologie digitali contribuiscono così a un’idea di museo fondato sulla partecipazione e proiettato nel futuro.

Interrogarsi sul presente e sul futuro

Il titolo allude alla realtà di oggi e alla speranza per il domani: attraverso lo sguardo visionario degli artisti evoca, anche in maniera ironica, il nostro tempo costellato di grandi incertezze e sfide, ma anche di molteplici possibilità umane e tecnologiche di grandi evoluzioni e spinte verso il futuro.

Le opere in mostra indagano le grandi questioni del progresso scientifico e tecnologico in relazione alle sfide dell’epoca contemporanea: l’ibridazione tra specie ed ecosistemi, tra esperienze della realtà e interazioni virtuali, tra mutamenti e innesti di identità e generi dando vita a un corpo vivo, con opere che cercano risposte alla complessità e alle contraddizioni del nostro tempo.