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Torna la Sagra delle Castagne di Terelle, l’occasione per gustare un menù gastronomico perfetto per la stagione autunnale e passare una domenica in allegria
Domenica 13 Novembre 2022 torna l’atteso appuntamento a Terelle per la 38° Edizione della Sagra delle Castagne, a partire dalle ore 10.00 con l’apertura degli Stand Gastronomici. La sagra intende celebrare questo tipico frutto autunnale, chiamato qui anche la pelosella, una castagna che si presta benissimo per le caldarroste. Oltre alla degustazione di castagne, che vengono distribuite fin dalla mattina, nella piazza principale del paese, vengono allestiti anche numerosi Stand Gastronomici di prodotti tipici locali. Sarà possibile assaporare tagliolini e fagiolini, polenta con spuntature di maiale, pecora alla terellese, salsicce alla brace, broccoli caserecci, formaggio e ottimo vino locale. Non mancano, naturalmente, dolci a base di castagne come il tronchetto, la crostata, le ciambelle e le torte. Il tutto sarà accompagnato da musiche e balli, con Mimmo Crolla Show Band – Vincent Style – Dj Damiano Arpino.
Il centro abitato di Terelle nasce e cresce progressivamente attorno al castello che Lando conte d’Aquino costruì a causa dello scontro in atto contro Montecassino nei pressi della selva detta Tyrella, sul versante orientale del Monte Cairo. La data di fondazione più attendibile del castello è l’anno 1117. Terelle è stato nel medioevo al centro di scontri, ma la pagina forse più tragica nella sua storia fu la seconda guerra mondiale. La popolazione dei paesi vicini cercò scampo proprio qui, poi i bombardamenti devastarono il centro che acquisì l’onoreficenza di medaglia d’argento per il valore civile. Sopravvive però il borgo medievale intorno alla torre, ancora abitato.
Terelle ospita a ridosso del centro storico un monumentale castagneto secolare, vanto della comunità. Il castagno più longevo ha 800 anni e 12 metri di circonferenza. Al di sopra dell’abitato vi è la selva, un ampio faggeto facilmente attraversabile grazie ai sentieri. Nei pressi del bosco vi sono i pozzi in cui una volta gli abitanti attingevano l’acqua ed il fosso della neve, una cavità naturale. Questa, dopo che era stata riempita dalle nevi invernali, veniva ricoperta con frasche e paglia, e forniva così ghiaccio per la stagione calda.
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