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Addio a Giampiero Galeazzi, la storica voce dello sport

foto di: Immagini prese dal web

Si è spento all’età di 75 anni Giampiero Galeazzi, un uomo che ha dedicato la propria vita al mondo dello sport e che lo ha saputo raccontare al meglio attraverso la sua voce.

Un uomo che ha dedicato la propria vita allo sport

Ci ha appena lasciati Giampiero Galeazzi, la storica voce dello sport italiano che si è spenta nelle ultime ore all’età di 75 anni. La sua passione per lo sport lo aveva condotto ovunque e lo aveva reso uno dei giornalisti più amati di sempre.

La sua carriera da telecronista era iniziata negli anni ’70. La Rai lo aveva assunto in qualità di giornalista sportivo per la radio e grazie alla sua incredibile bravura era stato inviato a commentare le Olimpiadi di Monaco nel 1972. Qualche tempo dopo era passato invece alla televisione in qualità di commentatore alla “Domenica Sportiva“. I suoi interventi più belli si hanno però sotto i campi degli stadi, nei quali i giornalisti commentavano le partite della Serie A a caldo intervistando anche gli atleti. Anche Galeazzi aveva assistito come inviato alle partite della Serie A. I calciatori adoravano le sue interviste, che erano così cariche di entusiasmo e passione. Memorabile ad esempio è stata un incontro tra Galeazzi e Maradona in occasione dello scudetto vinto da parte del Napoli, durante il quale il giornalista aveva passato il microfono al calciatore che allegramente aveva iniziato ad intervistare il proprio allenatore.

Negli anni successivi Galeazzi era diventato un commentatore fisso delle gare di tennis ed era stato inviato come opinionista nei più importanti programmi sportivi come “90º minuto” e “90º minuto Champions“. Nel 2009 era stato anche ospite di “Notti Mondiali” e commentatore delle partite della Confederation Cup.

Negli anni quindi la sua voce lo aveva portato ovunque, persino nel mondo dello spettacolo. Nel 1996 Galeazzi aveva infatti prestato la propria voce per interpretare un personaggio del cartone animato “Space Jam“, prodotto dalla Warner Bros. Lo stesso anno era poi stato conduttore del Dopofestival di Sanremo.

Il canottaggio, il suo più grande amore

La passione più grande di Galeazzi era però lo sport, ed in modo particolare il canottaggio. Prima di diventarne la voce Galeazzi era un canottiere ed era anche Campione Italiano. Nel 1967 era infatti diventato Campione d’Italia nel canottaggio singolo e l’anno successivo in quello doppio, insieme a Giuliano Spingardi. Lo stesso anno aveva anche partecipato alle selezioni per le Olimpiadi di Città del Messico.

Solo qualche anno dopo era diventato un giornalista e con la sua calda e possente voce aveva raccontato i più bei momenti del canottaggio italiano, come ad esempio la vittoria alle Olimpiadi di Seul dei fratelli Abbagnale nel 1988, oppure dei giochi olimpici di Sidney del 2000. Probabilmente questi sono stati i momenti più emozionanti della telecronaca sportiva, in cui Galeazzi a gran voce sosteneva gli atleti.

Un uomo che con la voce raccontava della propria passione

Giampiero Galeazzi è stato un uomo che ha trasmesso a tutti la passione per lo sport grazie alle sue euforiche telecronache. Tutti lo ricordano per questo, per la passione che metteva in quello che faceva. Oggi i suoi racconti così carichi di emozioni appartengono infatti alla storia dello sport.

Tutti poi lo ricordiamo per il suo vocione, che era così felice di raccontare il mondo sportivo e per il suo essere possente, che gli aveva attribuito il tenero soprannome di “Bisteccone“.

Oggi il mondo dello sport si ferma e piange quell’uomo sempre sorridente e gentile che con il cuore tifava la sua amata Lazio e che con la voce raccontava il magico mondo dello sport.