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Alla scoperta di Antonio Canova, lo scultore della perfezione

foto di: Immagini prese dal web

Era un vero maestro della scultura, il cui nome era stato addirittura paragonato alle leggende dell’arte antica. Un artista che negli anni ha dato vita a tantissime opere che si trovano in diversi angoli d’Italia e che abbiamo la fortuna di vedere anche a Roma. Le avete mai viste? Eccovene alcune.

Il maestro dell’arte neoclassica

In tanti lo hanno paragonato a uno dei più grandi scultori della storia antica, perché le sue opere sono talmente belle e perfette nelle forme, che è impossibile non considerare Antonio Canova come il “nuovo Fidia“.

È stato uno dei più grandi esponenti del Neoclassicismo, quello stile che appartiene al 1700 e che si ispira alle arti antiche ma che cerca di dare maggiore espressività alle figure rappresentate.

Oggi la sua fama è conosciuta ovunque, ma anche ai suoi tempi era un artista molto famoso e ricercato. Negli anni ha dato vita a tantissime opere, che sono state realizzate in diverse città d’Italia e che abbiamo la fortuna di trovare anche a Roma. Sono molti i luoghi in cui possiamo osservarle e rimanere incantati davanti alla loro bellezza. Sono talmente perfette sembrano vive.

In memoria di un pontefice e di un caro amico

Una delle opere più affascinanti dello scultore si può ammirare nel cuore del rione Trevi, all’interno della Basilica dei Santi XII Apostoli. È una creazione conosciuta come “monumento funebre di papa Clemente XIV“, che è stata realizzata tra il 1783 e il 1787.

È una grande scultura in marmo e roccia di lumachella, che si trova nella navata sinistra della possente costruzione. Un’opera che raffigura il pontefice in tuta la sua maestosità, ma anche la Temperanza e l’Umiltà, con al fianco una pecora.

Una seconda opera che si può osservare negli interni della basilica, è una stele dedicata a un caro amico dello scultore, l’incisore Giovanni Volpato. Proprio lui aveva garantito a Canova la commissione per la costruzione del monumento funebre del pontefice e per questo motivo era stato omaggiato con la stele.

È una lastra particolarmente commovente che è stata realizzata con il solo denaro di Canova e che raffigura una donna piangente con accanto una colonna nella quale è incisa la parola latina “Amicitia”. Una parola che sottolinea l’intenso rapporto di amicizia che c’era tra il celebre scultore e il suo caro amico.

Lo zampino di Canova nella chiesa più grande del mondo

Anche la chiesa più grande del mondo, la Basilica di San Pietro, conserva un’opera di Antonio Canova. Si tratta della tomba del cardinale Carlo Rezzonico, un complesso scultoreo che è sviluppato su tre livelli.

È un’opera particolarmente suggestiva, che rappresenta in primis due leoni che tentano di proteggere il sepolcro del cardinale, e poi il sarcofago stesso con sopra il Pontefice inginocchiato in preghiera. Anche in questo caso si può ammirare l’immenso talento dello scultore.

Un perfetto esempio dell’arte neoclassica

Tra le opere di spicco di Canova non può poi mancare la statua di Paolina Bonaparte, la sorella di Napoleone. È una scultura che si può osservare all’interno della Galleria Borghese e che è stata realizzata nei primi anni del 1800. A commissionarla è stato il principe Camillo Borghese, che voleva ardentemente un ritratto della sua bellissima moglie Paolina.

L’opera oggi è considerata un vero capolavoro dell’arte neoclassica, che rappresenta la principessa  in pieno stile neoclassico, sdraiata su un lettino che ricorda molto quello rappresentato nelle tombe degli etruschi, oppure il divanetto usato dai romani nei loro banchetti.

È una statua meravigliosa che raffigura allo stesso tempo una donna bellissima, che ricorda molto la Venere greca. Molto probabilmente l’intento dello scultore è stato quello di rendere simile la bella Paolina all’affascinante dea per rimarcarne la bellezza. Per quanto sia realistica, sembra prendere vita.