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Bombolo, il ricordo del caratterista romano che ha segnato la commedia italiana degli anni settanta

foto di: Immagini prese dal web

Con la sua mimica facciale, il suo dialetto romanesco e la sua inconfondibile simpatia divenne uno dei comici più amati degli anni sessanta e ottanta e oggi lo ricordiamo nell’anniversario della sua scomparsa, stiamo parlando di Bombolo

Bombolo, il comico dalla esilarante mimica facciale

In un caldo 21 agosto di 36 anni fa ci lasciava Franco Lechner, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Bombolo, un attore romano noto come caratterista in commedie sexy e polizieschi degli anni sessanta e ottanta. Spalla di mostri sacri del nostro cinema come Enzo Cannavale e comici istrionici come il concittadino Pippo Franco, Bombolo ha fatto della mimica facciale e dell’utilizzo dell’onomatopea, con il suo celebre tze-tze, il marchio di fabbrica con un solare e divertente ritratto del capitolino. Il personaggio con cui è maggiormente ricordato è quello di Venticello, ladro che si finge informatore della polizia nella serie dedicata all’ispettore Nico Giraldi.

Bombolo, i suoi esordi nel cinema e nel teatro

Bombolo è nato nel rione Ponte e prima di intraprendere la carriera artistica svolge l’umile attività di venditore ambulante nei vicoli del centro. A notarlo sono i registi Pier Francesco Pingitore e Mario Castellacci che lo introducono nel mondo del cinema e lo fanno debuttare al Bagaglino in teatro, luogo che ha visto nascere alcuni dei principali comici italiani della sua generazione e in cui si inserirà nei migliori dei modi, dimostrando tutto il suo talento e la capacità di improvvisare.

Bombolo e le ultime apparizione prima della morte

Il suo ultimo film è stato nel 1986, dal titolo Giuro che ti amo, con protagonista Nino D’Angelo, in cui già si intravedevano i segni di problemi di salute che portarono al coma in seguito a un attacco di meningite acuta e poi a un arresto cardiaco dopo una lunga degenza ospedaliera, fatto che ne sancisce la morte. Oggi è sepolto nel cimitero Flaminio con l‘epitaffio sulla sua tomba che riporta la seguente scritta: “Ciao Bombolo, Core de Roma”.