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Buon compleanno a Fulminacci, erede della scuola cantautorale romana

foto di: Immagini prese dal web

Tanti auguri a Fulminacci, tra i cantautori più apprezzati della nuova generazione ed erede della scuola romana degli anni ’90, capace d’incantare Sanremo con una ballata dedicata a Santa Marinella

Un esordio che ha sorpreso pubblico e critica

Compie oggi 25 anni Filippo Uttinacci, meglio conosciuto come Fulminacci, tra i cantautori più apprezzati della nuova generazione. Anello di congiunzione tra la vecchia e la nuova scuola romana, ha esordito nel 2019 con il sorprendente disco La vita veramente, premiato con la Targa Tenco per il miglior album di debutto, e subito arrivato ai riflettori del grande pubblico con i primi concerti e il nome che è iniziato velocemente a girare, frutto anche della spinta della sua etichetta, la Maciste Dischi, che nel roster ha anche i romani Gazzelle e Ariete. Irriverente e riflessivo nella sua scrittura, Fulminacci, in quelle tracce è stato in grado di dipingere attimi di vita vissuta, passando da aspre critiche sociali come in Borghese in borghese a ballate dense di romanticismo come Una sera.

L’evoluzione con il disco Tante care cose

Cantare dei vent’anni, dalle cotte all’insicurezza sul futuro, dal sentirsi inadeguati allo schivare malintesi e mantenere in equilibrio rapporti fragili. Nelle canzoni di Fulminacci è racchiusa la voce di chi riflette sulla propria condizione all’interno della società di oggi, a metà tra introspezione e cinismo. Tutto questo si è evoluto in Tante care cose, secondo album pubblicato nel 2021 che ha visto un lavoro più ricco in termini di arrangiamenti e una maturazione artistica altrettanto sorprendente. La sua uscita è stata spinta dal suo debutto al Festival di Sanremo con Santa Marinella, ballata che racconta anche il suo forte legame con Roma.

Il 2022 tra scrittura per altri e live

Nell’ultimo anno sono stati oltre 30 i suoi concerti con il tour che è partito la scorsa estate, con la capienza ridotta a 1000 persone a causa delle limitazioni dovute alla pandemia, per proseguire questa primavera nei club, con molti sold out, e concludersi in questi giorni dopo un’altra tranche di live nei festival all’aperto di tutta Italia. Ha interpretato insieme all’amico e collega Mobrici un classico di Fabri Fibra, Stavo pensando a te, regalando ai fan una versione altrettanto convincente rispetto all’originale. Ha scritto una delle hit di quest’estate, Bolero di Mika e Baby K.