“Narciso, la fotografia allo specchio”, una mostra che riflette sul concetto del doppio
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Roma è una città dalle origini remote, ricca di tradizioni e costumi. Ma come si vestivano un tempo gli antichi romani? Scopriamolo insieme.
Cominciamo dalle basi, ovvero dalla biancheria. Gli uomini per coprire le loro parti intime, indossavano il subligar, una sorta di perizoma che si allacciava alla vita.
Sopra il subligar indossavano poi 2 tuniche; una interna detta subucula ed una esterna, chiamata exterior. Le tuniche erano l’abbigliamento di base per tutti gli uomini. Potevano essere di lana oppure di lino ed erano delle lunghe maglie senza maniche, che scendevano fino al ginocchio e che era strette da una cintura. Dei vestiti semplici ma soprattutto leggeri che nelle stagioni più fredde erano accompagnati da un mantello o dall’aggiunte di altre tuniche.
Si raccontava ad esempio di Cesare Augusto, che durante l’inverno sentiva molto freddo e indossava quindi 4 tuniche che erano accompagnate da un mantello e dai guanti. Lo stesso poi, non riusciva a sopportare i raggi del sole che gli colpivano la testa e di conseguenza indossava spesso un cappello.
Anche le donne come gli uomini indossavano un subligar per coprire le parte intime. A questo si aggiungeva un reggiseno, costituito da una fascia chiamata mamillare, che aveva lo scopo di sollevare il seno.
Sopra alla biancheria intima andava una tunica, che arrivava ai piedi ed era legata da due cinture, che andavano sui seni e sul fianco. Era un abito senza maniche ma che arrivava fino ai piedi.
Le giovani spose a differenza delle altre donne, indossava il recta, una tunica bianca accompagnata da un mantello giallo che copriva il capo. Le altre donne invece si coprivano con un mantello chiamato palla che arrivava fino alle caviglie e che al tempo stesso copriva il capo.
Ad accompagnare il vestito delle donne c’erano i gioielli ed i nastri. Questi ultimi si sostituivano ai cappelli e permettevano alle signore di avere i capelli legati. Degli ottimi sostituiti di copricapi che le donne non potevano indossare.
Tessuti base: lino e cotone. In età imperiale si aggiunge anche un tessuto di cotone e seta, proveniente da India e Cina e di conseguenza costoso. Elle zone fredde si usavano anche le pellicce.
La toga era un mantello che andava posto sopra la tunica. Poteva essere fatta in lana oppure in lino ed era talmente lunga da essere avvolta per tutto il corpo. Non era quindi un indumento facile da gestire ed impediva alcuni movimenti del corpo. Per questo motivo negli anni la toga veniva sostituita al pallium, un mantello corto e colorato, sicuramente più semplice da gestire.
La toga era poi un mantello riservato soltanto a chi era cittadino o cittadina di Roma, di conseguenza gli esiliati e gli schiavi non potevano indossarla.
Questa permetteva di capire lo stato e la carica civile di una persona.
I bambini ad esempio, quando avevano la maggiore età, dovevano indossare una toga bianca, insieme a chi aveva delle cariche politiche particolari. Le persone a lutto dovevano indossare invece una tonaca grigia o nera, mentre i sacerdoti ed i magistrati dovevano indossare una toga che aveva una fascia rossa.
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