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Con "Ipotesi Metaverso" al Palazzo Cipolla l’immaginazione non ha più un confine

foto di: Immagini prese dal web

È un mostra nella quale l’immaginazione non ha più un limite. Sembra di vivere in un sogno per quanto le opere esposte possano sembrare inverosimili. L’hai già vista? Sarà disponibile al Palazzo Cipolla fino al 23 luglio!

Un museo trasformato in un parco giochi

Siamo abituati a vedere i musei come degli spazi che ospitano continuamente dei pezzi d’arte e di storia, che si possono osservare passeggiandogli intorno oppure accanto.

A Roma c’è però un’esposizione che ha trasformato una galleria d’arte in un grande parco giochi, nel quale l’immaginazione non ha alcun limite, dato che ogni cosa lì dentro può diventare reale.

Si chiama “Ipotesi Metaverso” e prende vita ogni giorno al Palazzo Cipolla. Chiunque potrà vederla dal martedì alla domenica fino al 23 luglio.

Un mondo digitale all’interno di uno reale

È la prima volta che viene proposta una cosa del genere a Roma, ovvero una mostra che permette di conoscere meglio il Metaverso e di esplorarlo.

Ultimamente si sente parlare molto spesso di questo mondo digitale al quale si può accedere rimanendo in quello reale, tramite delle tute, dei visori oppure dei guanti speciali. Finora però nessuno aveva pensato di farci un’esposizione a riguardo.

Un sogno a occhi aperti

Ciò che si può vedere in questi giorni a Palazzo Cipolla è quindi qualcosa di veramente incredibile, dato che riesce a rendere reale qualcosa che solitamente esiste nella nostra immaginazione.

Ogni opera che viene presentata nella mostra può essere poi sia uno storico pezzo d’arte che un’installazione di un artista digitale. In pratica dei lavori sia antichi che moderni, che sono stati e sono ancora considerati visionari, a prescindere dal momento storico in cui sono stati realizzati e che quindi in qualche modo sono connessi tra loro da questa caratteristica.

Non c’è quindi limite allo stupore in questo percorso espositivo, dato che si può vedere davvero di tutto, dal disegno della finta cupola di Sant’Ignazio a una prigione immaginaria, dalle opere di Boccioni alle altalene immersive. Sembrerà di essere in un sogno.