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È una mostra davvero suggestiva che prende vita nel cuore del rione Sant’Eustachio alla quale tutti potranno assistere fino al 30 ottobre. Si intitola “Dalle carte d’Archivio alla carte d’Artista. Erbari, foglie e fogli di carta: risorse per la creatività”. Andrete a vederla?
È una mostra davvero suggestiva, che prende vita nel cuore del rione Sant’Eustachio, all’interno dell’Archivio di Stato e alla quale tutti potranno assistere fino al 30 ottobre.
“Dalle carte d’Archivio alla carte d’Artista. Erbari, foglie e fogli di carta: risorse per la creatività” è un suggestivo percorso espositivo che ha come protagonista la carta, un oggetto che da secoli appartiene alla vita di ogni giorno e un importante custode del tempo.
È proprio sulla carta che sono stati scritti i più grandi trattati e manoscritti della storia, che oggi possiamo osservare nei grandi archivi e nelle biblioteche. Di conseguenza è giusto dedicare una mostra a questo strumento tanto semplice quanto ricco di valore.
Si tratta quindi di un percorso davvero affascinante che permette a tutti di osservare il ruolo che la carta ha avuto nella storia. Chi prende parte alla mostra può infatti fare un incredibile viaggio nel tempo, che ha inizio nel 1800 e che termina ai giorni d’oggi.
Nell’esposizione “Dalle carte d’Archivio alla carte d’Artista. Erbari, foglie e fogli di carta: risorse per la creativi” non mancano infatti alcuni preziosi documenti cartacei appartenenti al 1800 e neanche degli erbari, che sono stati scritti sulla carta nella seconda metà del 1800.
Ad arricchire il percorso ci sono poi dei fogli di carta che sono stati lavorati all’Accademia delle Belle Arti, che ha anche contribuito alla realizzazione di questo interessante percorso espositivo. I fogli sono stati realizzati esclusivamente con del materiale vegetale e con gli scarti e sono l’esempio perfetto di come anche un semplice scarto può trasformarsi in un oggetto d’arte artigianale.
Il tutto risulta quindi qualcosa di semplicemente grandioso.
A fare da scenografia a questa mostra stupenda c’è l’Archivio di Stato, che si trova nel suggestivo complesso di Sant’Ivo alla Sapienza.
Si tratta di una struttura che è stata realizzata da Francesco Borromini e che un tempo apparteneva all’Università della Sapienza. La sua chiesa era infatti parte del palazzo della Sapienza, che poi è diventato una sede dell’università fino al 1930.
Oggi il complesso è semplicemente un luogo davvero incantevole e il posto perfetto in cui allestire delle mostre speciali, come ad esempio questa dedicata alla carta, cui tutti potranno assistere gratuitamente dal lunedì al venerdì.
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