"Troppi galli a cantà non se fa mai giorno" un caotico modo di dire
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È un dialetto che cattura la curiosità di chi non lo conosce perchè dietro le sue parole si nascondono così tante parole che a volte l’espressione stessa si rivela migliore di una guida turistica. Conoscevate per esempio la storia di Checco e Nina?
Le sue espressioni hanno così tante curiosità da svelare, che a volte sono come delle piccole guide turistiche. Sono ricche di storie che è difficile trovare scritte da qualche parte e che infatti vengono raccontate dalle persone che le hanno vissute.
Probabilmente è proprio questa la caratteristica che cattura così tanto l’interesse delle persone, soprattutto di quelle che vivono fuori dalle mura romane. Perché anche una semplice frase come “Esse de li tempi de Checco e Nina” può rivelare qualcosa in più su Roma, che sia una curiosità oppure un aneddoto.
Probabilmente questa simpatica espressione proviene da “anticaja” e “petrella”, ovvero due parole che anni fa si utilizzavano per indicare qualcosa di antico, ma che oggi sono state sostituite da “li tempi de Checco e Nina”, che appunto mette in evidenza qualcosa di antiquato oppure di fuori moda.
È quindi un modo di dire che viene anche usato per descrivere un qualcosa che non accadeva da molto tempo, oppure per enfatizzare l’antichità di un oggetto. In pratica è una frase che si può utilizzare in qualsiasi contesto.
Sicuramente però, nel momento in cui viene pronunciata la frase “esse de li tempi de Checco e Nina”, la prima cosa che ci si chiede è chi potrebbero essere questi due personaggi che poi sono diventati i protagonisti del detto.
Pare che Checco e Nina siano stati una coppia d’innamorati, la cui storia nel tempo ha fatto il giro di tutta Roma. Si racconta infatti che nel momento in cui Checco ha iniziato a tradire più volte la sua fidanzata, Nina abbia preso la coraggiosa decisione di lasciare il proprio ragazzo.
Pare che chiunque rimase sconvolto da questa storia e che nel tempo i due personaggi sono stati chiacchierati per tutta Roma, tanto che poi in qualche modo sono diventati parte di un detto.
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