“Po esse”, la frase dei dubbiosi
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È un’espressione particolarmente ironica che a Roma viene usata molto, sebbene non sia nata da un romano. Hai mai sentito dire “Francia o Spagna purchè se magna”?
È un dialetto che ha sempre suscitato un forte interesse nelle persone, perchè attraverso i tanti vocaboli che lo compongono si possono scoprire diverse storie che riguardano Roma, i tanti tesori di cui è custodi e i suoi abitanti. Spesso infatti il romanesco viene attribuito a una piccola guida turistica, perchè appunto permette di conoscere meglio la città.
Non tutti i modi di dire che appartengono a questo dialetto hanno però delle origini romane. Ce n’è uno per esempio che oggi è particolarmente usato a Roma, ma che in realtà sembra sia nato da tutt’altra parte. Si tratta del “Francia o Spagna purché se magna“.
È un’espressione con la quale oggi si indica una persona opportunista, che pur di portare l’acqua al proprio mulino è disposto a schierarsi con chiunque gli capiti davanti. In pratica una persona che non guarda in faccia a nessuno se non a sè stesso.
Pare che “Francia o Spagna purchè se magna” sia stato pronunciato la prima volta nel 1500 dallo scrittore e politico Francesco Guicciardini, per descrivere il comportamento degli italiani davanti alle guerre d’Europa che si svolgevano sulla penisola.
Come si può comprendere anche solamente andando a interpretare il significato di “Francia o Spagna, basta che se magna”, si tratta di un modo di dire ricco d’ironia, che descrive un atteggiamento passivo che si ha nei confronti di una determinata situazione, pur di avere del potere.
È il caso dell’Italia di quegli anni, che non era in grado di pensare a un futuro di prosperità, ma che piuttosto si metteva a disposizione della Francia e della Spagna pur di risparmiare del potere. Il suo era infatti un comportamento puramente opportunista.
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