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Apparecchiate la tavola! Che se magna il romano d'estate?

foto di: Immagini prese dal web

È l’articolo che tutti stavamo aspettando, probabilmente, è la stagione che tutti stavamo aspettando, perché le pietanze estive del romano so’ una più bona dell’altra! Che se magna il romano co’ sto callo?

Anto’ fa callo! Che se magnamo?

Ah l’estate! La biretta fresca sugli scalini de Piazza Trilussa o sul lungotevere dell’Isola Tiberina; le strade che si svuotano, il traffico che si dirada e Roma che, seppure l’afa, sotto la luce del sole appare più bella che mai!
Quanti di voi aspettano con ansia i mesi estivi? Quanti non vedono l’ora arrivi agosto, per godersi la calma di questa città?
È vero: c’è chi parte e chi è costretto a vedere sui social feed o stories soltanto blu (de chi sta ar lago o de chi sta ar mare), ma quanto è (autenticamente) Roma durante l’estate, senza lo smog delle automobili o i clacson impazziti?
Raga – parlamose chiaro ma quanto è bello trovà parcheggio sotto casa senza fa er giro de Peppe e der palazzo?
Soprattutto, quanto so’ bone (pronunciato alla romana co’ due “b”!) le pietanze che la tavola romana mette a disposizione in questo particolare periodo dell’anno? Ce n’è davvero per tutti i gusti, pure per chi è vegano!
Perciò, ecco l’articolo che tutti stavamo aspettando: che se magna a Roma d’estate?

La seconda pizza più famosa de Roma

Per carità, la carbonara è come er bianco o er nero, sta bene co’ tutto. Ma oltre a questa prelibatezza – che cor caldo mezzo che no – cosa offre la cucina romana, oltre ai suoi meravigliosi salti ‘n bocca, amatriciana, trippa e…panza mia fatte capanna?
Innanzitutto, sfatiamo un mito: a Roma nun esiste solo la pizza co’ la mortazza!
In verità, infatti, i gusti sono due. Perché, se nei mesi un po’ più freddi, quest’affettato rimane rassicurante per la pizza bianca der romano, d’estate arriva sfrecciando un’altra perla della gastronomia nostrana: ‘a pizza coi fiori! Anzi, per i veterani: “coi fiori de’ zucca“, che poi sarebbe la zucchina!


(Fonte: pinterest)

Impasto semplicissimo e cottura veloce – che er forno butta callo – questa specialità, potremmo dire della cucina povera romana, visto che nun butta via niente dell’ortaggio, riesce a trasformare un semplice fiore in un piatto da leccasse i baffi – pe’ chi ce l’ha!
Senza contare, la versione fritta der fiore co’ du’ alicette e la mozzarella!

È proprio un fico! – Ma chi? – Pane e pommidoro!

E che dire dei fichi? (No, non quelli in spiaggia!). Scorpacciata di zuccheri e di felicità, co’ tutta la buccia o senza, schiacciati sur pane o sulla pizza bianca, cor prosciutto crudo o a secco, questi frutti se sposano perfettamente co’ ogni cena romana che si rispetti, pure co’ ‘na bella merenda sostanziosa, una de quelle de nonna, perché no?


(Fonte: Food blog)

Ma arriviamo alla regina, almeno per noi.
Queen indiscussa di qualsiasi pasto, sia esso colazione, pranzo, cena o spuntino: è la panzanella che regna indiscussa su ogni altra pietanza d’estate! Un piatto che riesce a fare della semplicità l’ingrediente il necessario: ‘na metafora de vita, praticamente!
Per comporla, vi basterà bagnare un po’ di pane raffermo (in alternativa qualche frisella), farlo a pezzi grossolani, aggiungere dei bei pomodori maturi a pezzetti, un’abbondante spolverata di origano (se vi piace), un pizzico di sale, olio q.b. e, pe’ finì ‘n bellezza, quarche foja de’ basilico fresco. Che ve lo dimo a fà? Preparate er cucchiaio, perché ne vorrete almeno altre du’ ciotole!

E voi che ve magnate d’estate?


(Fonte: la cucina romana)