Giorgio Parisi, il vincitore del Premio Nobel per la fisica del 2021 | Roma.Com

Giorgio Parisi, il vincitore del Premio Nobel per la fisica del 2021

Il 2021 è un anno davvero importante per l’Italia che negli ultimi mesi sta ottenendo diversi premi in vari ambiti. Tra questi vi è l’ambito Premio Nobel vinto dal fisico romano Giorgio Parisi.

Un anno vincente per l’Italia

Il 2021 è un anno davvero importante per l’Italia che negli ultimi mesi ha ottenuto numerosi premi e decretato nuovi record.

L’anno è iniziato alla grande con la vittoria dei Maneskin agli Eurovision che dopo 31 anni hanno permesso all’Italia di vincere l’ambito festival. Successivamente vi è stata la vittoria agli Europei di calcio dopo oltre 50 anni e la classificazione al nono posto alle Olimpiadi, durante le quali l’Italia ha battuto dei record.

In questi giorni l’Italia torna vincitrice, questa volta però di un Premio Nobel, ottenuto dal fisico e docente romano Giorgio Parisi. Grazie ai suoi studi il professore ha trovato dei metodi per descrivere e prevedere il comportamento dei sistemi fisici, che sono complessi e spesso caratterizzati da casualità e disturbi.

Gli altri due vincitori del Nobel sono invece il giapponese Syukuro Manabe ed il tedesco Klaus Hasselmann. Il primo è riuscito a dimostrare che all’aumento dell’anidride carbonica segue una crescita delle temperature. Il secondo fisico invece è riuscito a creare un modello che dimostra la teoria del primo, constatando che i modelli climatici possono essere affidabili nel lungo termine.

Di conseguenza il dottor Parisi ha saputo spiegare le proprietà e le evoluzioni dei sistemi fisici complessi, dando così un ricco contributo alla fisica, matematica e biologia, mentre invece gli altri due dottori hanno dimostrato che gli attuali studi sul clima sono basati su delle conoscenze scientifiche e non su opinioni casuali.

Un ricercatore pluripremiato

Giorgio Parisi è un docente che ha fatto i suoi primi studi nell’università in cui ora insegna, La Sapienza di Roma. I suoi studenti non appena hanno saputo la notizia del Nobel hanno esposto uno striscione con su scritto “It’ coming Rome” per congratularsi con l’insegnante.

Si tratta infatti di un grande orgoglio per l’Italia ed anche per il professore stesso, che qualche giorno fa era stato inserito nella Clarivate Citation Laureates, una sorta di toto nomi del premio Nobel.

Gli studi del docente nel tempo lo hanno portato in giro per il mondo per poi farlo arrivare anche alla grande mela di New York. La sua vita però si è concentrata soprattutto a Frascati, la città nella quale si sono svolti i primi studi di ricerca, che oggi sono fondamentali per la fisica.

Negli anni il professore ha poi ottenuto diversi premi, come ad esempio la medaglia Diriac per la fisica teorica nel 1999 e la medaglia Max Planck nel 2011 per i suoi risultati ottenuti nella fisica. Il suo ultimo premio è stato il Wolf, che viene assegnato a scienziati ed artisti viventi.

Il ventunesimo Nobel per l’Italia

Il Nobel è un premio che nasce nel 1895 grazie al chimico Alfred Nobel che decise di assegnare una premiazione annuale ai ricercatori e studiosi che con il loro lavoro sono stati in grado di dare un importante contributo all’interno del loro campo. Al momento esistono sei categorie di Nobel; per la pace, la medicina, l’economia, la fisica, la chimica e la letteratura.

Fino ad ora l’Italia includendo il premio del fisico Parisi ha ottenuto 21 Nobel. Il primo assegnato in Italia è stato nel 1906 a Camillo Golgi per la medicina. Grazie alle sue ricerche era riuscito a scoprire l’apparato reticolare, oggi detto Golgi che seleziona e rielabora i prodotti cellulari.

Due invece sono le donne aver vinto un Nobel in Italia. Queste sono la scrittrice Grazia Deledda e la neurologa Rita Levi Montalcini. La prima aveva saputo raccontare con cura la sua Sardegna insieme ai problemi che la caratterizzavano, la seconda invece aveva identificato il fattore di accrescimento della fibra nervosa.

Il Nobel più recente è stato invece assegnato nel 2007 a Mauro Capecchi, per aver scoperto i principi che permettono di apportare modifiche genetiche con le cellule staminali.

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