Alla scoperta dei dintorni di Università La Sapienza
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Vi ricordate la Madonna del Pozzo e della sua acqua miracolosa? Ebbene, in questa chiesa fu costruito un suggestivo presepe perenne che, ancor oggi è possibile ammirare e vale la pena visitare
Viene definita la Basilica minore pontificia della Madonna del Pozzo (Via del Mortaro, 24) e, come di recente vi abbiamo raccontato, proprio lì esisterebbe un’acqua miracolosa. Per questo motivo, molti, associandola ai miracoli di Lourdes, la chiamerebbero in alternativa la “piccola Lourdes di Roma”. Pare infatti che, nel 1256, durante un’esondazione, la madonna degli assetati e dei ritardatari apparve sulla superficie dell’acqua, portata a galla da un pozzo. Questo la rese celebre, insomma, tanto ieri quanto oggi, agli occhi di chi recandosi lì, andasse appositamente a bere dalla sua fontanella, nella speranza di veder esaudite le proprie preghiere.
Ciò che non sapete, però, è che, oltre questa fama legata all’acqua miracolosa, all’interno della Basilica si erga, ormai da anni, un bellissimo presepe perenne. Co’ ‘na fava, insomma, se piano du’ piccioni perché, se non ne conoscevate l’esistenza, potreste profittare di una visita al presepe, dato il periodo natalizio, per bervi pure un po’ di acqua, esprimendo un bel desiderio. Fra gli addobbi di Roma e il ritorno di Spelacchio, non perdetevi allora anche questa chicca!
(Fonte: turismoroma.it)
Il 24 agosto del 1968 veniva inaugurato, all’interno della Basilica della madonna del pozzo, un incredibile presepe artistico permanente. Realizzato su progetto di Matteo Lasala e altri due italo-australiani, la stupefacente struttura in mattoni forati, calce, cartongesso ed altri materiali poveri, di inestimabile valore, veniva tirata su in maniera stabile e continuativa, onorando la natività tanto cara al Cristianesimo. Se vi recherete a visitarlo potreste assaporarne dal vivo le fini fattezze: oltre le statue nell’abbigliamento tipico dell’antico Medioriente palestinese, ad opera dello scultore Salvatore Bruno, potrete restare estasiati di fronte al magnifico meccanismo elettrico, in grado di realizzare il completo ciclo astronomico del dì e della notte. A chiudere il quadro, poi, non mancherà l’impianto acustico, per un’esperienza atta a coinvolgere insieme più sensi. Come se ciò non bastasse, poco più in là, potrete restare a bocca aperta davanti ad un presepe napoletano autentico del ‘700! Il presepe si compone di tre parti, alle quali gli autori hanno voluto associare un significato simbolico-religioso.
(Fonte: Madonna Del Pozzo)
Nel vestibolo d’ingresso, ad assumere maggiore significato sarà l’acqua, associata alla frase dell’evangelista Giovanni: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi l’acqua che io gli darò diventerà sorgente che zampilla per la vita eterna».
Nella seconda parte del presepe, invece, verrete catturati dalle case fiocamente illuminate, dalle soffitte, i vasi, le pignatte, le giare, le anfore e altra terraglia, collocate in ordine, a ricreare gli ambienti tipici dell’epoca storica nella quale veniva nel mondo il bambino.
Infine, nella terza ed ultima parte, entrerete in contatto con lo sfondo e la sua particolare rappresentazione: un “fiabesco microcosmo” dalle rocciose montagne, le immense pianure, le valli profonde, un lago e i suoi paesi abbarbicati sulle rocce, a testimonianza della grandezza divina.
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