Anche ai tempi di Giulio Cesare c’era la ZTL a Roma
Già all’inizio dell’Impero romano, il traffico nella Città Eterna era complicato da gestire, una soluzione fu trovata da Giulio Cesare. Giulio Cesare, un[...]
La città di Roma porta alle sue spalle una lunga storia, spesso attraversata da potenti conflitti ed assedi, che hanno visto vacillarne il destino. Il primo sacco di Roma e il più grande della storia avviene nel 410 ad opera dei visigoti.
Nei secoli Roma è stata vittima di diverse invasioni. La più grande nella storia è però avvenuta nel 410 D.C. da parte dei visigoti, che erano guidati dal generale Alarico.
I visigoti erano delle popolazioni barbariche che secoli prima del sacco si erano sottomessi all’imperatore romano Valente e che lo avrebbero difeso dalla Tracia in cambio di ospitalità e di aiuti umanitari.
Nel 395 però questi si erano ribellati ai romani poiché questi ultimi avevano bloccato gli aiuti umanitari destinati ai visigoti. Si aprivano così 2 battaglie ad Adrianopoli e Marcianopoli. Queste avevano portato Valente alla morte e fatto eleggere Teodosio come nuovo imperatore.
Quest’ultimo era riuscito a scendere ai patti con i visigoti. Gli accordi stabiliti avevano fatto sì che Alarico avesse gli onori della carriera militare romana, in quanto i visigoti erano ora diventati dei federati dell’impero. Le cose però non andarono così.
Il generale Stilicone dell’Impero romano e di origine vandalica, non aveva dato ad Alarico ciò che gli spettava secondo i patti con Roma. I visigoti di conseguenza avevano iniziato a saccheggiare i territori della Tracia, la Macedonia e la Tessaglia, riuscendo anche ad espugnare Atene.
Nel 401 poi i visigoti erano entrati in Italia ed avevano assediato Milano. Il generale Stilicone nel mentre era occupato in altre guerre ed aveva lasciato l’Italia scoperta, libera ai visigoti. Al suo rientro Stilicone aveva sconfitto il popolo di Alarico e cercato poi un compromesso con quest’ultimo.
Stilicone però era stato in seguito giustiziato, perché aveva cercato di fare accordi con i visigoti e di conseguenza era giudicato come un traditore.
Nel frattempo anche l’imperatore Teodosio era deceduto ed aveva lasciato l’Imperio ai suoi figli Arcadio ed Onorio. Arcadio aveva ottenuto la parte orientale e Onorio quella occidentale. Erano due imperi in uno solo ed entrambi avevano la propria corte e le proprie leggi.
Dopo la morte di Stilicone i visigoti erano stati duramente colpiti dall’impero di Roma e di conseguenza si erano diretti per assediare la città romana. A quei tempi Roma non era una città dalle grandi difese poiché lì non viveva l’imperatore. Era quindi un terreno facile da espugnare.
Nel 408 i visigoti raggiungevano quindi la città e occupavano il Tevere. Avevano tagliato i viveri alla città e lasciato il popolo romano in preda alla fame e alle epidemie. Con queste azioni i visigoti volevano essere riconosciuti dall’Impero romano insieme ai territori da loro conquistati.
L’imperatore Onorio non riusciva però a riconoscere Alarico con il suo popolo come parte dell’Impero e di conseguenza aveva attaccato a sorpresa l’esercito di Alarico, che invece aveva tentato il dialogo.
Fu così che il 24 agosto del 410 i visigoti assediarono Roma e la saccheggiarono per 3 lunghi giorni. Appena entrati nella città, le truppe di Alarico si diressero subito verso le zone più ricche e le derubarono totalmente.
L’intento dei visigoti però non era quello di distruggere Roma ma solamente di far riconoscere la propria gente, per questo motivo dopo 3 giorni le truppe abbandonarono la città e si diressero altrove, lasciando però Roma totalmente indebolita ed impoverita da quel potente attacco.
Già all’inizio dell’Impero romano, il traffico nella Città Eterna era complicato da gestire, una soluzione fu trovata da Giulio Cesare. Giulio Cesare, un[...]
“Le Agonalia” sarebbero state istituite poco dopo la fondazione di Roma e si differenziano rispetto agli altri riti religiosi per due motivi, scopriamo[...]
La Galleria Nazionale ospita un percorso espositivo dedicato al celebre movimento del secolo scorso che è analizzato con un occhio di riguardo all’attualità.[...]
Conoscevi questo antico rituale? Era un culto tutto al femminile, che attraverso dei rituali che erano riservati esclusivamente alle donne, celebrava Bona Dea,[...]
Il museo ospita una mostra, diffusa in tutta la sua architettura con opere di oltre 30 artisti italiani e internazionali, con una ricchezza[...]
Erano un’antica festa romana e segnavano l’inizio del periodo più buio dell’anno. Rappresentavano però anche un’occasione per scambiarsi doni e organizzare banchetti in[...]
Al Museo di Roma in Trastevere prende vita la mostra “Roma Chilometro Zero”, un progetto che mette in luce l’anima contemporanea della città[...]
Da “Roma città aperta” a “La voce della luna”, è possibile ammirare 50 bozzetti pittorici originali di manifesti cinematografici, celebrando figure come Vittorio[...]
“Non sono quello che sono” è il nuovo film di Edoardo Leo. In chiave moderna ripropone una storia senza tempo in cui il[...]
Al Foro Romano è arrivata “Penelope”, un viaggio che fondendo arte e letteratura, reinterpreta la figura di Penelope, simbolo di pazienza e astuzia.[...]
Arriva al cinema “Eterno Visionario”, il nuovo film su Pirandello di Michele Placido. Un’opera intensa e ricca di emozioni che promette di catturare[...]
In occasione del centenario della nascita della radio e i 70 anni della televisione italiana, il MAXXI ospita un percorso espositivo che racconta[...]
Conoscevi questa festa? Si svolgeva nel mese di novembre e duravano per ben due settimane tra rappresentazioni sceniche e competizioni atletiche. Per i[...]
Da Artemisia Gentileschi ad Angelika Kauffmann, l’esposizione offre l’occasione di far conoscere agli appassionati di arte le numerose opere del XVIII e XIX[...]
Con un rito in onore di Marte, a metà ottobre si celebrava la fine della stagione agricola e di quella militare, con una[...]