I Lupercalia: l’antica festa romana tra riti e leggenda
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Se non siete ancora stati nella casa di Giacomo Balla, vi restano altri due giorni per farlo. Nel frattempo scopriamo chi era e perché è interessante andare…
C’ha messo trent’anni a trasformare l’appartamento in via Oslavia a Roma in un museo, anzi in una vera e propria opera d’arte futurista. In occasione dei 150 anni dalla nascita di Giacomo Balla, il MAXXI (Museo Nazionale delle arti del XXI secolo) celebra l’eclettico artista futurista, con un progetto di portata eccezionale: l’apertura al pubblico della sua meravigliosa casa futurista e, contemporaneamente, una mostra interna al museo, entrambe fino al 21 novembre 2021.
«Noi futuristi, Balla e Depero, vogliamo realizzare questa fusione totale per ricostruire l’universo rallegrandolo, cioè ricreandolo integralmente» scriveva Balla, in Ricostruzione futurista dell’universo del 1915.
Ma chi era Giacomo Balla?
Nato a Torino nel 1871 e morto a Roma all’età di 86 anni, Giacomo Balla fu uno dei maggiori esponenti del Futurismo italiano. Corrente artistica di cui redasse e firmò, insieme ad altri, i manifesti che ne sancivano le teorie di fondo. Pittore, sculture, scenografo e autore di “paroliberi” italiano, stile letterario che vedeva le parole sciolte dai legami sintattico-grammaticali del testo, aboliva la punteggiatura, gli accenti e gli apostrofi, a partire dagli anni della Prima Guerra Mondiale, periodo in cui muore pure il maestro Boccioni (artista di spicco del Futurismo), Giacomo Balla si fa protagonista assoluto dell’Arte-Azione futurista. Vende, dunque, tutte le sue opere figurative all’asta, comincia a firmarsi FuturBalla e comincia a dare forma al dinamismo che di lì in poi – lo fa ancor oggi osservando i suoi capolavori – lo contraddistinguerà.
Così allora parla degli spazi esposti di Casa Balla, il direttore del MAXXI, Bartolomeo Pietromarchi: «La casa con le sue decorazioni, mobili, opere d’arte esprime in ogni sua forma la personalità dell’artista e rappresenta uno dei suoi più grandi capolavori. Attraverso la riapertura dell’abitazione del Maestro futurista recuperiamo una parte del nostro DNA, una delle maggiori storie dell’arte del Novecento che ha cambiato per sempre il modo di fare, concepire e vivere la pratica artistica».
Aperta al pubblico da giugno, ogni fine settimana fino a domenica 21 novembre, con prenotazione obbligatoria su www.maxxi.art, visitare Casa Balla sarà come visitare un’enorme officina, l’antica bottega di un maestro rinascimentale, dove oggetti diversi, creativi, ideati e costruiti dall’artista, convivono armonicamente con quadri, bozzetti, disegni e sculture.
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