“Ariconsolate co’ l’aglietto”, l’invito all’ottimismo delle campagne
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È un modo di dire tanto pungente quanto ironico che descrive una particolarità dei romani, degli abitanti di una città sacra come Roma, che è il fulcro della religione cristiana. Ecco di cosa si tratta.
Non sempre è sufficiente visitare i punti più importanti di un posto per poter dire di conoscerlo bene. Per scoprirlo a fondo bisogna infatti esplorare anche i suoi punti meno gettonati, gustare i suoi prodotti tipici e conoscere qualcosa in più sul dialetto che si parla lì.
Proprio il dialetto a volte può anche essere migliore di una guida turistica. È custode delle tradizioni e tra le sue parole si nascondono spesso molte storie che permettono meglio di conoscere sia il posto che le persone che lo abitano.
Soprattutto a Roma sono tanti i proverbi in dialetto che spesso in maniera ironica permettono di scoprire qualche curiosità in più sulla città, sui suoi abitanti e infine sulle loro abitudini. Uno di questi è “A Roma Iddio nun è trino, è quattrino“, lo hai mai sentito?
È un proverbio che nasce da un gioco di parole e che in maniera pungente indica i romani come delle persone che tengono al denaro più di ogni altra cosa, addirittura ancor più che a dio.
Secondo “A Roma Iddio nun è trino, è quattrino” il dio dei romani non è infatti la trinità costituita dal padre, dal figlio e dallo spirito santo, bensì i quattrini ovvero i soldi. Chiaramente c’è molta ironia in queste parole.
Non è ben chiaro come e quando sia nato questo proverbio, sebbene si supponga sia molto antico. È possibile infatti che abbia delle origini ottocentesche e che quindi appartenga al periodo degli stornelli, ovvero delle poesie cantate e improvvisate che solitamente fanno satira oppure parlano d’amore.
Probabilmente è proprio lì che nasce l'”A Roma Iddio nun è trino, è quattrino”. Fatto sta che oggi è molto usato.
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