“Ariconsolate co’ l’aglietto”, l’invito all’ottimismo delle campagne
È un’espressione che nasce dai contadini e che con fare consolatorio, invita a guardare il lato positivo delle avversità, esattamente come facevano i[...]
È un’espressione che nasce per far sorridere e che è particolarmente usata a Roma e allo stesso tempo conosciuta in tutta Italia. Ma cosa vuol dire esattamente?
Da sempre il dialetto è considerato come una piccola e atipica guida turistica di una determinata città, perchè in qualche modo, attraverso i tantissimi vocaboli che ha e gli svariati significati che si nascondono dietro, riesce sempre a far conoscere qualcosa di nuovo su quest’ultima appunto come fa una guida.
Così accade anche per il romanesco, che con le sue parole permette spesso di scoprire qualcosa in più su Roma e sui suoi abitanti, i romani. Racconta per esempio la loro storia oppure il pensiero che hanno nei confronti di un certo accadimento. In questi casi permette quindi di conoscere il lato più tradizionale della città.
Ci sono dei casi in cui il romanesco diventa pure maestro di vita, perchè regala dei suggerimenti che spesso si rivelano ottimi nei momenti in cui si vivono determinate situazioni. Basta pensare al “Va in piazza e pija consijo, antorna a casa e ffa come te pare“, che in pratica invita le persone a pensare con la propria testa, ma anche ad ascoltare i consigli altrui.
Oltre a questi consigli di vita nel romanesco ci sono poi dei giocosi modi di dire, che solitamente nascono per far sorridere. Uno di questi è il tanto conosciuto “Omo de panza, omo de sostanza“.
È un’espressione che a Roma viene usata molto frequentemente e che quasi tutta l’Italia conosce per la sua ironia e giocosità. Indica che una persona in carne solitamente si rivela forte e protettiva, rispetto a una persona più magrolina.
Chiaramente nasce per far sorridere e non per offendere qualcuno. Il romanesco è un dialetto pieno di espressioni del genere che però non vogliono risultare offensive, ma piuttosto ironiche. Così lo è anche questa.
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