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La torta per eccellenza di Roma è la crostata alle visciole

foto di: Immagini prese dal web

In occasione della giornata mondiale delle torte vi proponiamo la ricetta della crostata alle visciole, tra i dolci più tradizionali della cucina romana, perfetta per uno spuntino o per la conclusione di un pasto

La crostata alle visciole, da dove ha origine

In occasione della giornata mondiale della torta dedichiamo il meritato spazio alla crostata alle visciole, dolce tipico della pasticceria romana che ha origine ebraica. Il suo albero, l’amareno, proviene infatti dal Medio Oriente, dal Caucaso, ed è stato introdotto in Italia poco prima dell’anno 0. Si tratta di una pianta che si adatta facilmente ad ogni clima e cresce sia in aree montane che collinari. I suoi frutti sono utilizzate in ricette come sciroppi, liquori, conserve e appunto la preparazione dei dolci. Le visciole sono infatti la varietà più selvatica delle ciliegie, dal colore rosso scuro e sapore dolce.

La preparazione della pasta frolla

Per prepararla è necessario innanzitutto lavorare sulla base di pasta frolla. In un mixer versare la farina, aggiungere pezzi di burro freddo, ottenere il composto, spianarlo e aggiungere il sale. Al centro versare zucchero a velo e scorza di limone grattugiata e successivamente i tuorli. Impastare con le mani gli ingredienti finché il composto non è compatto, in modo da formare un panetto. Avvolgerlo nella pellicola e farlo raffreddare almeno due ore.

Gli ultimi passaggi prima di assaggiarla e offrirla ad amici e parenti

A questo punto è tempo di preparare le visciole, lavandole e tagliandole a metà estraendo il nocciolo. Versarle poi in una padella con lo zucchero di canna, cuocerle per circa 20 minuti e poi lasciarle raffreddare. Dopo aver fatto riposare la pasta frolla, metterla su un ripiano infarinato, stenderla con un mattarello e posizionarla sulla tortiera. Ritagliare i bordi e iniziare la farcitura della crostata aggiungendo le visciole cotte. Infornare a 180 gradi per 50 minuti e lasciarla raffreddare una volta terminata la cottura prima di gustarla.