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Dal 19 al 21 luglio si tenevano nell’antica Roma le Lucaria, festività in onore della dea dei boschi: vi raccontiamo da cosa hanno origini queste celebrazioni e cosa hanno di attuale
Dal 19 al 21 luglio nell’Antica Roma si tenevano le Lucaria, festività in onore di una divinità sconosciuta patrona dei boschi che si considerava innominata, talmente antica che se ne era persa la memoria. Il termine deriva dal larino lucus che significa bosco e poteva essere benevolo o ostile, quindi si rendeva omaggio agli Dei della natura per ingraziarsi i loro favori. A dare origine a queste celebrazioni fu la disfatta subita a opera dei Galli nel 390 a.C. nella piana del fiume Allia. Dopo il massacro avvenuto il 18 Luglio, numerosi superstiti riuscirono a scampare alla tragedia e ,’istituzione della festività Lucaria sottolineava proprio la fuga dei superstiti sopravvissuti che si nascosero nelle selve nei pressi della via Salaria. Una versione alternativa dell’inizio di questa ricorrenza invece rimanda il tutto alla Dea Lucae che tutelava i boschi, spesso avvolti nella penombra e per questo allegoria delle zone oscure del nostro mondo interiore.
I rituali più comuni dei Lucaria erano le processioni. I sacerdoti, dopo gli inni di lode, staccavano rami dagli alberi da consegnare al popolo accorso, il ramo era esposto nelle case e, quello secco, bruciato nelle cucine. Un altro passaggio fondamentale per il rituale di queste cerimonie erano gli addobbi: nastri, ghirlande e ornamenti si ponevano in boschi e templi e le persone si cingevano il capo con corone di fiori o ghirlande fiorenti composte da foglie e boccioli. Un rito fondamentale era il portare cibo e bevande dei boschi consumandole all’interno del lucus con una parte che era poi offerto alla divinità lasciandolo cadere per terra, prima del tramonto infine si lasciava il bosco e si faceva ritorno alle proprie abitazioni.
Salvaguardare i boschi è quanto mai attuale come necessità per il nostro pianeta. Anche se il contesto e le finalità sono diversi, l’approccio di rispetto nei confronti degli alberi è lo stesso che spinge i movimenti di tutela del nostro patrimonio boschivo che continua a essere messo in pericolo a causa della scelleratezza dell’agire umano, spesso spinto da intenti economici senza pensare alle conseguenze delle proprie azioni. L’invito è anche quello di approfittare dell’arsura di questi giorni per immergersi nei sentieri del territorio, sotto l’ombra di un bosco per una passeggiata nel verde o un picnic per staccare un momento.
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