La Fontana di Porta Furba, un sorprendente gioiello del barocco
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A Roma tutto riesce a trasformarsi in un’opera d’arte e a volte perfino un incrocio stradale può diventarlo. Il merito in questo caso è di quattro eleganti fontane, che sono poste ai lati di due strade nella zona di Piazza di Spagna. Le avete mai notate?
Tutto a Roma è un’opera d’arte e a volte persino un incrocio stradale può esserlo. Basta pensare a quello delle quattro fontane, che si trova a pochi minuti dalla trafficata Piazza di Spagna e che se scoperto, è in grado d’incantare lo sguardo di chi lo osserva.
Dato il continuo tran tran della gente non è semplice notarlo, ma con un occhio attento è possibile vedere l’ennesimo capolavoro romano, che in questo caso consiste in quattro bellissime fontane che sono state costruite nel mezzo di un incrocio tra due strade, ovvero la Via XX Settembre e quella delle Quattro Fontane.
Appartengono tutte alla fine del 1500 e la maggior parte di loro è stata realizzata da Domenico Fontana per volere di Papa Sisto V. In quegli anni il Papa aveva fatto restaurare l’antico acquedotto dell’Acqua Felice e per celebrare la cosa aveva richiesto la costruzione di alcune fontane, tra cui le quattro presenti all’incrocio e quella del Mosè in Piazza San Bernardo. Sono tutte particolarmente affascinanti.
Quasi tutte le fontane presenti all’incrocio sono opere di Domenico Fontana, mentre la vasca che ospita una statua di Diana è stata realizzata da Pietro Da Cortona. Sono davvero eleganti e non si nota nemmeno il fatto che siano state lavorate con del materiale “riciclato”.
Sembra che il marmo con cui sono state scolpite provenga da una costruzione di Settimio Severo, precisamente da un ninfeo che un tempo si trovava sul Palatino, ma che poi è stato distrutto da Domenico Fontana e infine riutilizzato per esaudire le richieste del Papa. Pare che una di queste quattro vasche lo rappresenti pure.
Proprio la fontana con la statua di Diana contiene un simbolo che appartiene al Papa. Si tratta dei tre monti ai quali si appoggia, con accanto a un cane da caccia. Probabilmente però è la più scarna delle quattro vasche, sebbene anche questa sia molto elegante.
La più affascinante raffigura invece un uomo barbuto che personifica il fiume Tevere. Si trova sopra una cornucopia, che rappresenta l’abbondanza e vicino a una lupa, che è il simbolo per eccellenza di Roma. Una terza scultura è invece la personificazione dell’Arno, il fiume che percorre la Toscana. Anche questa ha accanto a sé una cornucopia, ma si trova vicino a un leone, che a oggi è il simbolo di Firenze.
L’ultima vasca ospita invece una statua della dea Giunone, la moglie di Giove. A differenza di Diana ha ai suoi lati un leone e un pavone, due animali a lei sacri.
Di primo impatto non è semplice rendersi conto della bellezza delle fontane. Sono molto vicine a delle costruzioni che attirano spesso l’attenzione di turisti e curiosi e di conseguenza inizialmente potrebbero passare inosservate.
Proprio accanto alla statua di Diana si trova per esempio il Palazzo Barberini, che è una delle gallerie d’arte più eleganti della Capitale, oltre che una costruzione a dir poco maestosa. Al lato opposto invece si trova un piccolo capolavoro del Borromini, ovvero la Chiesa di San Carlo delle Quattro Fontane, che tutti però chiamano “Chiesa di San Carlino”. Questo perché la chiesa è tanto piccola quanto graziosa e di conseguenza normalmente cattura l’attenzione dell’osservatore. Non è semplicissimo quindi notare anche la presenza delle fontane Fontana, che per quanto siano belle, rischiano di passare in secondo piano.
Di conseguenza quando si passa per quelle strade è bene tenere gli occhi aperti. La possibilità di rimanere incantanti alla vista delle vasche è davvero alta!
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