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Roma al metro linea A: cosa si può vedere scendendo a Barberini

foto di: Immagini prese dal web

A volte per scoprire i tesori che si nascondono all’interno della Capitale basta prendere la metropolitana e scendere ad una qualsiasi stazione, come ad esempio a Barberini. Quali bellezze conserva questa fermata?

Una stazione molto discussa

Tra le stazioni più chiacchierate degli ultimi tempi c’è sicuramente quella di Barberini, la fermata della metropolitana più vicina all’affascinante Fontana di Trevi. Negli ultimi periodi è stata l’oggetto delle critiche dei romani a causa della sua prolungata chiusura e della strana riapertura. Barberini è una stazione che nel 2019 è stata chiusa per oltre un anno a causa dei lavori di manutenzione. La sua riapertura è avvenuta infatti nell’inoltrato 2020, ma a febbraio dello stesso anno era stata riaperta solamente per i passeggeri che uscivano dalla metropolitana.

Oggi però è una stazione aperta in entrambi i suoi lati ed è il punto perfetto in cui uscire dalla buia metropolitana e concedersi una passeggiata alla scoperta dei tesori che offre la Capitale. La fermata si trova all’interno di Piazza Barberini al centro della quale si trova la Fontana del Tritone. Questa è stata scolpita dal celebre architetto Bernini e rappresenta quattro delfini che sollevano un maestoso tritone. Nella vasca è poi rappresentato il simbolo della nobile famiglia Barberini che è costituito da tre api. Lo stesso simbolo si trova anche all’interno della Fontana delle Api presente in Via Vittorio Veneto, che negli anni è stata la scenografia di alcuni film.

Via Vittorio Veneto è quindi una strada che negli anni è diventata famosa e riconosciuta da tutti gli appassionati del cinema. È un percorso davvero scenografico, ricco di grandi palazzi, negozi e perfino alcuni luoghi tenebrosi come la Chiesa di Santa Maria dell’Immacolata e la sua cripta dei cappuccini. Quest’ultima è una struttura che mette i brividi ed è costituita da una serie di cappelle decorate con i resti delle ossa dei frati cappuccini. Farci un giro è sicuramente un’esperienza indescrivibile come lo è osservare la bellissima chiesa con le sue opere.

Uno scenario mozzafiato

Scendere a Barberini può essere poi un ottimo modo per andare a vedere la grandiosa Fontana di Trevi che con la sua bellezza attira lo sguardo di tutti. Questa è la fontana più famosa di tutta la Capitale ed è una parte dell’antichissimo acquedotto Aqua Virgo. Si trova nel cuore della Piazza Fontana di Treni ed addossata al Palazzo Poli.

Le sue origini risalgono ai tempi di Papa Clemente XII, che nel 1732 aveva indetto un concorso per realizzare la struttura. A questo aveva partecipato anche Nicola Salvi, che poi era stato scelto per costruire la fontana. A terminare l’opera era stato invece Giuseppe Pannini che aveva modificato la scogliera sulla quale poggia il complesso di statue. La Fontana di Trevi è infatti una grande vasca d’acqua nella quale si trovano delle sculture meravigliose come quella di Oceano che guida un grande carro a forma di conchiglia. Nel prospetto della struttura si trovano invece due rilievi che raccontano la storia della fontana e dell’acquedotto di cui fa parte.

La Fontana di Trevi è quindi un punto davvero affascinante che ha anche fatto da scenografia al filmLa dolce vita” e che da diverso tempo cattura l’attenzione dei turisti provienienti da ogni parte del mondo che ne approfittano per lanciare una monetina nella vasca con lo scopo di poter ritornare a Roma, oppure per esaudire un desiderio.

Un incredibile viaggio nel tempo

Una visita al sontuoso Palazzo Barberini può essere la conclusione perfetta di una fantastica passeggiata nei pressi della metropolitana Barberini. Insieme al Palazzo Corsini la struttura costituisce le Gallerie Nazionali d’Arte Antica. Si tratta quindi di una costruzione che nel 1953 è stata utilizzata per conservare parte della vasta collezione d’arte di Palazzo Corsini insieme ad alcune opere della famiglia Barberini.

È quindi una ricca galleria d’arte nel quale sono esposte numerose opere tra cui quelle del Bernini, di Tiziano o dell’incredibile pittore Caravaggio.

La struttura in realtà ospita molte più opere rispetto a quelle mostrate. Ad esempio alcune di queste si espongono ciclicamente a causa della loro delicatezza. Ogni tanto è quindi obbligatoria una visita al museo, per poter fare un viaggio nel tempo rimanendo saldi nel presente.