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Roma al metro: Piazza di Spagna, cosa vedere?

foto di: Immagini prese dal web

Metro A: se si scende alla fermata Piazza di Spagna cosa si può andare a vedere di particolare?

Piazza di Spagna

È una della piazze più famose di Roma. Sarà per la celebre scalinata di Trinità dei Monti, per via dei Condotti o per la centralità della sua posizione: non si può arrivare a Roma e non visitare piazza di Spagna. Raggiungerla infatti non è così difficile. Vi basterà prendere la metro A di Roma, da Termini ad esempio, e scendere alla fermata omonima. Ma cosa vedere una volta scesi?
Le opzioni sono davvero tante, sopratutto perché a portata di passo avrete modo di raggiungere un bel po’ di monumenti romani. Per ora, però, concentriamoci sulla piazza. Tra l’altro protagonista, qualche giorno fa, della benedizione da parte di Papa Francesco che, come accade ogni anno il giorno dell’Immacolata (8 dicembre), per tradizione da papa Giovanni XXIII, ha deposto un cesto di rose bianche alla base della colonna della statua della Madonna, fermandosi in preghiera a chiedere il miracolo della cura per i malati.

La Fontana della Barcaccia

Al centro della piazza, proprio ai piedi della scalinata, da oltre quattro secoli si trova una delle più belle fontane del Bernini realizzate per la capitale. Stiamo parlando della Fontana della Barcaccia (1629), purtroppo famosa anche per lo scandalo di ben due danneggiamenti: il primo, nel 2007 da parte di un gruppo di quattro ubriachi; il secondo, nel 2015, ad opera di alcuni hooligans olandesi, tifosi del Feyenoord, squadra che proprio quell’anno sfidava la Roma. Pochi di voi sapranno che questa fu la prima fontana interamente concepita come un’opera scultorea. Un unicum di quell’epoca, dunque: la prima fontana ad allontanarsi dalla struttura classica di una vasca dalle forme geometriche. Secondo alcuni racconti popolari, che ne spiegherebbero il nome, pare che la sua suggestiva forma fu ispirata dalla presenza di una barca in secca, proprio sulla piazza, finita lì per via di un’inondazione del Tevere di fine 1500. A quest’ipotesi, tuttavia, se ne aggiunse un’altra: e se piazza di Spagna fosse stata utilizzata in passato, e un po’ come piazza Navona, come piccola naumachia?

La Fontana del Babuino

Spostandovi di poco da Piazza di Spagna, in via del Babuino, vi segnaliamo, infine, la Fontana del Babuino, a fianco della chiesa di Sant’Atanasio dei Greci. È da questa fontana che prese il nome la via. Raffigurazione di un sileno (dalla mitologia greca, personificazione del dio dell’ubriachezza e dell’ebrezza) si tratta di una delle statue parlanti di Roma. Di una di quelle sculture cioè utilizzate dal popolo per criticare gli abusi di potere delle autorità del tempo, mediante l’affissione, sulle statue appunto, di alcuni foglietti con battute o parole di scherno. Particolare è la storia del nome di questa fontana. A tal proposito, esistono due ipotesi: si chiama così perché ricorda nelle fattezze deformi una scimmia; oppure, si chiama così perché il termine babuino deriverebbe da “babbione”. E questo, a sua volta, dal latino “bambalio, bambalionis”, ovvero “vecchio svanito e cialtrone; imbecille”.