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Lo "stare in campana", un consiglio da seguire in ogni campo

foto di: Immagini prese dal web

Lo dicono spesso le mamme e le nonne, ma sembra che anche nel mondo dello sport si dica spesso “Stai in campana”. Ma cosa vuol dire questo particolare suggerimento?

Dall’origine remota

È un consiglio talmente datato che risale ai tempi in cui a Roma le campane scandivano le ore al posto degli orologi, ma è anche talmente comune, che ancora oggi viene usato tantissimo.

Sebbene infatti oggi esistano gli orologi, è d’abitudine suggerire a qualcuno di stare in campana. Ma ciò non vuol più dire di fare attenzione alle campane per orientarsi sullo scorrere del tempo e tenersi lontani dai pericoli, ma qualcos’altro. Resta però un avvertimento che in genere le mamme o le nonne fanno ai loro figli o nipoti, ma che deriva appunto dal ruolo che ai tempi le campane avevano.

Un consiglio premuroso

Con il passare del tempo e l’avanzare delle tecnologie, il significato del suggerimento “stare in campana” è cambiato, ma è comunque rimasto piuttosto simile all’iniziale, dato che consiglia lo stesso di prestare una certa attenzione.

È infatti un suggerimento premuroso, che solitamente proviene da un genitore o da una persona cara e che invita appunto allo stare in guardia, al fare attenzione a una determinata situazione.

Sembra però che questa espressione venga usata anche nel mondo dello sport, in modo particolare in quello del basket. Pare però che in questo caso abbia un significato del tutto diverso dal classico.

In modo diverso ma usato anche nel basket

Nel basket con lo “stare in campana” s’intende il posizionarsi in una certa area del campo da gioco, esattamente in quella che si trova accanto al canestro e che si chiama campana.

È il punto da cui un giocatore protegge il proprio canestro dall’avversario, per cui capita che anche nel mondo del basket si senta pronunciare questa frase, anche se probabilmente in modo più deciso rispetto al classico e premuroso “stare in campana”.