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"Orazio Gentileschi e l'immagine di San Francesco", una mostra in onore di un importante pezzo di storia dell'arte

foto di: Immagini prese dal web

È una mostra che nessuno ha mai visto prima d’ora e che per la prima volta prende vita nello storico Palazzo Barberini. Testimonia la grande influenza che Caravaggio ha avuto sia sui suoi contemporanei che sui pittori che lo hanno seguito. L’avete già vista?

Un mostra mai vista prima d’ora

È una mostra davvero unica nel suo genere perché espone un quadro che nessuno ha mai visto prima d’ora, ma che in realtà sembra abbia avuto un ruolo molto importante nella storia dell’arte.

Chiunque potrà vederla fino al 10 aprile all’interno del Palazzo Barberini e osservare così la bellezza del “San Francesco in estasi” di Orazio Gentileschi, un noto pittore del 1600 e uno dei primi seguaci di Michelangelo Merisi, o meglio di Caravaggio.

È un’opera che quindi testimonia la grande influenza che Caravaggio e le sue tecniche pittoriche hanno avuto sugli artisti dell’epoca e per questo motivo è particolarmente importante.

L’influenza di Caravaggio sui suoi contemporanei

Il “San Francesco in estasi” non è però il solo quadro che si può osservare in “Orazio Gentileschi e l’immagine di San Francesco”. Nel percorso espositivo è anche presente un’ulteriore opera del pittore, ovvero il “San Francesco sorretto da un angelo” e poi il “San Francesco in meditazione” di Caravaggio.

Sono dei quadri particolarmente suggestivi che sono stati dipinti in dei periodi non troppo distanti tra loro, così come non troppo diverso sembra essere lo stile pittorico che è stato utilizzato per dipingerli.

Tutti e tre i quadri sono stati fatti in maniera piuttosto naturale, sfruttando alcune tecniche che sono state avviate da Caravaggio ma che sono state particolarmente criticate dai suoi contemporanei. Tra queste c’è anche l’utilizzo di un modello che possa posare per i pittori e permettere loro di ricreare dei personaggi in base a come è posizionato il suo corpo.

Non solo quadri ma anche pezzi di storia

In “Orazio Gentileschi e l’immagine di San Francesco” non sono però esposti solamente dei quadri. All’interno della mostra si può anche trovare un saio, che probabilmente è stato indossato dal modello del padre di Artemisia Gentileschi e una fotografia della cripta dei cappuccini di Via Veneto. Sono tutti dei reperti che si potranno osservare al piano terra del lussuoso Palazzo Barberini, che a oggi è una delle gallerie d’arte più belle di tutta Roma.

Non c’è quindi occasione migliore di questa per poter poi visitare anche le altre sale di questa magnifica galleria.