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Roma al tram, alla scoperta di Ottaviano

foto di: Immagini prese dal web

Ottaviano è una fermata della tram 19 della città di Roma che da Risorgimento-S.Pietro porta fino a Gerani, cosa si può vedere nelle vicinanze, giunti nel cuore religioso della Capitale

Ottaviano, la fermata nel cuore del Cristianesimo

Ottaviano è una fermata della linea 19 del tram della città di Roma, tratto che parte da Risorgimento, tocca il Policlinico, l’Università La Sapienza, San Lorenzo, Porta Maggiore, la Prenestina e ha come terminale Gerani. Scesi qua ci troviamo davanti all’immensa cupola della Basilica di San Pietro che svetta imponente. La Chiesa è la più grande di Roma e tra le principali a livello mondiale, cuore della religione cristiana dato che conserva la tomba del primo papa della storia. Luogo adibito alle cerimonie più solenni, come la beatificazione dei santi e il rito di apertura e chiusura del Giubileo.

Gli interni della Basilica di San Pietro, capolavoro del Barocco

Costruito nel periodo rinascimentale da Gian Lorenzo Bernini insieme alla piazza, circondata da colonne allineate tra loro con oltre cento statue di santi sopra di esse. Gli interni sono uno degli esempi più maestosi dello stile barocco, con la Cattedra, trono in cui San Pietro si sedette al momento della sua nomina a pontefice e l’antico Baldacchino. La cupola, alta 130 metri, è stata realizzata da Michelangelo e Carlo Fontana, si erge con tutta la sua imponenza su tutte le altre della città eterna e rappresenta un capolavoro architettonico di rara bellezza.

Il Museo Storico Nazionale dell’Arte Sanitaria

Vicino alla fermata di Ottaviano si trova il Museo Storico Nazionale dell’Arte Sanitaria, che è stato costruito all’interno dell’antico ospedale di Santo Spirito. È stato edificato nel 1200 sotto Papa Innocenzo III con lo scopo di curare i malati ed insegnare l’arte della medicina. All’interno del palazzo infatti fu inserita una spezieria e una grande biblioteca. Oggi l’ospedale è diventato uno dei più grandi punti cardine della medicina romana, e grazie alle sue tante sale ne racconta l’evoluzione, partendo dagli antichi etruschi e romani per arrivare ad oggi.