Una nuova mostra di Picasso a Roma, tra nudi femminili, trionfi di colore e citazioni di Neruda
27 Giugno 2022
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foto di: Immagini prese dal web
La Rhinoceros Gallery di Roma ospita la mostra Picasso va, Picasso arriva con un dipinto mai esposto nella Capitale, un percorso che unisce danza e musica, Spagna e Francia
Picasso al centro della Roma monumentale
Continuano i preparativi in vista dei 50 anni dalla morte di Pablo Picasso, tra gli artisti più influenti del ‘900 e la fondazione Alda Fendi – Esperimenti, dopo il successo dell’esposizione del dipinto Giovane donna ricevuto in prestito da San Pietroburgo, ha inaugurato presso la Rhinoceros Gallery fino al 16 ottobre 2022 la mostra Picasso va, Picasso arriva con l’attenzione che è focalizzata su un dipinto che non è mai stato esposto nella Capitale dal titolo Le peintre et son modèle en plein air.
La complicità tra l’artista e il dipinto
Il quadro, dipinto con olio su tela, rappresenta un nudo femminile ritratto all’aperto e nasce dalle riflessioni portate avanti da Picasso fra il 1960 e il 1961 attorno al dipinto Déjeuner sur l’herbe di Manet. L’attenzione del pittore si concentra in special modo sul nudo femminile seduto e sull’uomo che lo osserva, in un dialogo di complicità e seduzione. Lo sfondo è tipico della tarda pittura picassiana e ridotto alle sole tinte di colore verde e blu. Il tema costituisce il punto d’incontro fra la riflessione sul mestiere del pittore, in dialogo con la storia dell’arte, e la rappresentazione del nudo femminile.
L’amicizia con Neruda e la passione per la corrida
La mostra, curata da Raffaele Curi, si articola su tutti i piani del palazzo e dà vita a una vera e propria installazione teatrale in cui musica e danza, tra cui il famoso ballo di Pulcinella, evocano l’universo picassiano diviso, idealmente, tra Spagna e Francia. Si susseguono proiezioni video e contributi multimediali e in chiusura, a ricordare così la grande amicizia tra i due artisti – una citazione scritta del poeta Pablo Neruda: Come l’estate in una chiesa d’oro.
Altro spazio importante è attribuito alla corrida, di cui Picasso amava il colore, l’oro e il folclore ed è nota la grande amicizia che lo legava ai più importanti toreador del suo tempo, come El Cordobés e Manolete, e specialmente a Luis Miguel Dominguín e alla sua famiglia: Lucia Bosé e i figli Lucia, Paola e Miguel Bosé.
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