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Alberto Sordi, l'indimenticabile maestro della commedia italiana

foto di: Immagini prese dal web

È stato uno dei più grandi attori della storia del cinema italiano e un uomo che con i suoi film ha fatto ridere milioni di persone e che con la sua scomparsa ne ha fatte piangere altrettante. Quali sono però i film che preferite di Alberto Sordi?

L’interprete dell’italiano medio

È stato un vero maestro della commedia, che con la sua simpatia ha regalato a chiunque delle grosse risate, mentre con la sua scomparsa ha lasciato un enorme vuoto nel cuore della gente.

Nonostante siano oggi passati vent’anni dalla sua scomparsa, ancora non riusciamo a dimenticare Alberto Sordi e i tanti film nei quali ha recitato nel corso della sua luminosa carriera. Sono oltre cento e in ognuno di questi l’attore ha saputo interpretare al meglio l’italiano medio, con tutte le sue virtù, ma soprattutto con i suoi vizi.

Un medico alla ricerca della stabilità economica

È una simpatica commedia del 1968, che è stata diretta da Luigi Zampa e che ha come protagonista Alberto Sordi, che interpreta un giovane ragazzo che si è appena laureato in medicina e che vorrebbe diventare un medico della mutua.

Non è qualcuno che sogna di curare il prossimo, ma è semplicemente una persona che cerca di raggiungere in ogni modo la stabilità economica, adottando spesso dei metodi anticonvenzionali. Pur di ottenere quanti più clienti possibili, una volta si è ritrovato addirittura a corteggiare la moglie di un anziano dottore, con il solo scopo di ottenere in eredità i suoi clienti.

Un vigile casinista

Anche “Il Vigile” è una commedia di Luigi Zampa ed è una delle pellicole più divertenti di Alberto Sordi. Racconta la storia di Otello, un uomo disoccupato che è alla disperata ricerca di un lavoro e che viene assunto come vigile urbano.

Non sembra però rivelarsi un vigile efficiente e tanti sono i guai che combina nel corso del film. Fa per esempio una multa a chi lo ha assunto, mentre non ne fa nessuna a chi invece si trova senza patente. Fa in pratica un pasticcio dietro l’altro  ma è proprio per questo motivo che è così divertente.

Una drammatica commedia

Meno spensierato è invece “Un borghese piccolo piccolo”. È un capolavoro di Franco Zeffirelli e un film che ha dei momenti tanto divertenti quanto malinconici.

Si può dividere infatti in due enormi spezzoni. Un primo che mostra l’Italia in maniera tragicomica e un secondo che trasforma l’intera pellicola in un giallo, dato che in questa seconda parte il protagonista si mette sulle tracce di chi potrebbe aver ucciso suo figlio.