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La religione di Roma antica è ricca di divinità, ognuna delle quali svolge una particolare funzione. Tra queste però ve ne sono alcune che svolgono dei compiti davvero strani. Scopriamole insieme.
Sterculus è considerato come il dio della concimazione dei campi e degli escrementi. Il suo buffo nome è inserito all’interno degli Indigitamenta, delle scritture utili ad evocare un dio.
Queste erano delle formule che dovevano essere recitate alla perfezione affinchè un dio potesse essere chiamato nel modo giusto, e dovevano essere poi custodite, protette per non farle finire nelle mani sbagliate. I nemici di Roma in particolare non dovevano assolutamente prendere gli Indigitamenta, perché avrebbero potuto usarli a discapito di Roma, magari per distruggerla.
Sterculus si poteva quindi invocare con l’aiuto di queste formule. Il dio era poi marito di Feronia la dea della fertilità, e padre di Pico, fondatore di Alba Longa e Laurentum, trasformato però in un picchio dalla maga Circe per aver rifiutato il suo amore.
Sterculus era quindi piuttosto venerato dai romani, sia nei campi, in quanto considerato dio della fertilità, che nei gabinetti. Il dio veniva spesso invocato nei bagni di Roma per assicurare ai cittadini una buona evacuazione e per far loro evitare eventuali diarree. D’altronde andare bene di corpo è sintomo di buona salute, di conseguenza questo veniva chiesto al dio Sterculus.
Sterculus non era il solo dio ad avere una funzione particolare. C’era anche la dea Cloacina, che era la protettrice delle fognature.
Era una divinità dalle origini etrusche che tutelava la fognatura di Cloaca Maxima, la più antica di Roma. Veniva invocata quando le fogne stavano per straripare perché troppo piene e di conseguenza le venivano dedicati dei templi anche all’interno dei bagni delle case. Ad esempio il re Tito aveva fatto costruire un piccolo tempio in onore della dea nel gabinetto della propria cosa.
In seguito Cloacina era stata poi identificata con la figura di Venere e di conseguenza all’interno del Foro romano era stato dedicato un tempio in onore di Venere Cloacina.
Un’ultima divinità dallo strano compito era Crepitus, considerato come il dio del bagno romano. Su di lui non ci sono fonti storiche che ne verificano l’esistenza ma pare che Crepitus sia stato spesso invocato nel gabinetto di Roma, con lo scopo di far passare ai cittadini i dolori di stomaco e le costipazioni.
Sono quindi diverse le divinità romane ad avere dei nomi e dei compiti strani; oltretutto queste erano spesso state attaccate dalla religione cristiana, in particolar modo da Sant’Agostino, perché considerate ridicole. Dopotutto i cattolici con il loro fare puritano, avevano spesso condannato il corpo, e lo avevano considerato come un inutile oggetto, sporco e peccaminoso, che doveva essere sempre purificato.
I romani invece lodavano il corpo, la natura e le cose che provenivano da questa, dalla pioggia allo sterco stesso; di conseguenza era normale che tra le due religioni vi fosse qualche contrasto.
Gli antichi romani celebravano poi l’erotismo, anche attraverso alcune feste lussuriose, come quelle dedicate al dio Bacco, oppure al dio Priapo, il cui fallo garantiva la fertilità ai campi. I cattolici invece lo hanno sempre negato e rifiutato.
Si parla addirittura di Sant’Agostino, che voleva le donne venissero segregate da qualche parte perché con il loro fare peccaminoso, eccitavano gli uomini, che senza di loro erano invece considerati dei santi.
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