Buon compleanno a Michele Zarrillo, il cantore dell'amore | Roma.Com

Buon compleanno a Michele Zarrillo, il cantore dell’amore

Tanti auguri a Michele Zarrillo, cantautore romano che ha messo al centro delle sue canzoni l’amore, raccontandolo con maestria e romanticismo: la top 3 dei suoi brani e tante curiosità

L’amore cantato sul palco del Festival di Sanremo

Compie oggi 65 anni Michele Zarrillo, cantautore originario di Centocelle in grado di vendere oltre 2 milioni di dischi nel corso della sua carriera. L’artista romano ha messo sempre al centro delle sue canzoni l’amore, raccontato con enfasi e romanticismo nelle sue ballate.

Un percorso artistico che ha visto come palcoscenico principale e maggior veicolo dei suoi brani il più ambito della musica italiana: il teatro Ariston di Sanremo. Sono infatti ben 13 le sue partecipazioni alla kermesse e proprio in quel contesto sono state presentate le sue canzoni più celebri e che sono entrate nel cuore degli ascoltatori.

L’inizio progressive e i primi successi

Nessuno potrebbe mai immaginare che la sua carriera sia iniziata con due gruppi progressive negli anni ’70: i Semiramis e i Rovescio della Medaglia. Il suo esordio da solista avviene nel 1979 con la vittoria al Festival di Castrocaro con Indietro no, brano che segna pure il passaggio al pop che non abbandonerà mai più da quel momento.

Il successo però arriverà otto anni dopo con la vittoria tra  le Nuove Proposte di Sanremo ’87 con La notte dei pensieri. Forse la sua canzone più celebre però, dal titolo Una rosa blu, era stata presentata proprio nella città dei fiori cinque anni prima, ma ebbe la sua consacrazione solo nel 1998 quando uscì in una nuova versione nell’album Sarabanda.

Una canzone per la sua Roma e l’evoluzione sonora con l’ultimo Sanremo

Per la sua città ha scritto Strade di Roma, in gara a Sanremo ’90. In questo brano racconta cosa capita nel centro della Capitale in una passeggiata nell’ora di punta mentre pensa dove e cosa starà facendo la ragazza con cui si è appena lasciato con la consapevolezza che a salvarlo sarà il mestiere di vivere. Un arrangiamento orchestrale che contribuisce a trasmettere emozioni a un testo ispirato.

Ha scritto per Renato Zero e Ornella Vanoni ed è stato l’unico artista a duettare con Tiziano Ferro a Sanremo nel 2006 quando presentò L’alfabeto degli amanti. L’ultima partecipazione al Festival è stata due anni fa con il brano Nell’estasi e nel fango che ha visto anche un’evoluzione inaspettata del suo sound verso una sperimentazione elettronica senza però rinunciare a liriche sentimentali.

La Top 3 delle sue canzoni

Cinque giorni: Tra le sue canzoni più celebri, in gara al Festival del 1994. Michele ci canta quanto sia difficile accettare la fine di una relazione quando si viene lasciati. Una situazione che capita più o meno a tutti ma che è sempre complicata da affrontare.

L’alfabeto degli amanti: Raffinata e romantica allo stato puro, la canzone perfetta da dedicare a chi si ama. Nel ritornello si sente pure un falsetto che ricorda il compianto Mango. Una delle ballate più intese nella storia del Festival di Sanremo. Una coppia che trova nella fiducia e nella comprensione reciproca la forza per superare insieme le difficoltà della vita.

L’ultimo film insieme: Sanremo 2008. Altra ballad ricca di sentimento che pone una domanda interessante, cioè se a distanza di anni il protagonista sarebbe in grado di far innamorare ancora la sua amata e se si sia pentito o meno della sua scelta.

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