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È un piccolo e bellissimo borgo situato sulle alture della Valle dell’Aniene, e la sua storia è a dir poco suggestiva: cosa si può vedere a Canterano?
Se si vogliono scoprire le bellezze della Valle dell’Aniene, non si può far a meno di visitare Canterano, un piccolo paese di circa quattrocento abitanti, al confine con la cittadella di Subiaco. La storia di questo luogo si lega, infatti, a tempi antichissimi, quasi ancestrali. Quando nel 1911 Lanciotti pubblicò I padri della civiltà occidentale fu stabilita, per la prima volta, una stretta correlazione tra il nome di questo suggestivo paese e la civiltà pelasgica. La parola Canterano rimandava, secondo lo studioso, al termine Kan, ovvero al nome del capostipite di questo leggendario popolo di navigatori del Peloponneso che, sbarcati sulle coste del Tirreno nel XIII secolo a.C., decisero di stabilirsi proprio qui, sulle vette dell’Aniene. D’altra parte, a testimoniarlo, per Lanciotti, oltre all’origine dell’appellativo, anche alcuni resti di mura poligonali, poi in parte abbattute verso la fine dell’800.
Ma cosa visitare a Canterano? Nonostante il terremoto del 200o distrusse parte dei suoi patrimoni, Canterano offre ai suoi visitatori ancora tantissime attrazioni. Per questo è stato definito “un salotto a cielo aperto”, dal club I Borghi più belli d’Italia.
Una struttura difensiva circonda, ancor oggi, il nucleo abitativo e storico di Canterano che, fra vicoli stretti e scorci mozzafiato, regala ai suoi turisti viste meravigliose sulla valle circostante. Un’attenzione particolare va rivolta, però, al centro di Canterano, caratterizzato da numerose gradinate, quindi costruito a livelli, perché è qui che il paesello dà sfoggio di tutta la sua bellezza. Sebbene qualche modifica strutturale ai suoi edifici medievali, Canterano si dispiega agli occhi dei visitatori come un luogo che mantiene ancora in sé una caratteristica aura fiabesca, lontana dalla modernità e dai palazzi a cui siamo abituati.
Piuttosto famose sono, inoltre, le grotte di Canterano, utilizzate millenni d’anni fa per proteggere gli abitanti dei primi insediamenti, e poi utili durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Misteriose e sotterranee, è possibile visitare queste grotte seguendo un percorso all’interno dell’area boschiva che abbraccia il paese.
Infine, vi segnaliamo due eventi caratteristici e folcloristici di questo borgo. Il primo, di stampo religioso, è la Festa della Madonna degli Angeli, solitamente una sfilata accompagnata dalla statua della Vergine ricoperta d’oro. Il secondo, invece, legato ad una tradizione più popolare, è la Festa del Cornuto. Organizzata ogni 11 novembre, questa celebrazione rappresenta davvero un momento di ilarità e spensieratezza per il paese, che cerca di alleggerire e sdrammatizzare questioni di solito poco piacevoli, con del buon vino e una bella quantità di castagne, chiamate in gergo Role.
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