Fors Fortunae, la festa dell’antica dea bendata dei romani
Il 23 giugno i Romani antichi celebravano Fors Fortuna, spirito del caso e del destino. Un rituale notturno che sa di mistero e[...]
Erano nati per scongiurare le carestie ma con il tempo diventate delle giornate in cui si celebrava l’arrivo della primavera. Si chiamavano Floralia ed erano dei giorni sfrenati dedicati alla fertilità e alla fecondità.
Aprile per i romani era un mese davvero importante. Finalmente il freddo dell’inverno se ne andava e lasciava spazio al calore tiepido della primavera. Ad aprile arrivava il tempo della semina nei campi al quale seguiva un periodo di attesa di fioritura del raccolto.
Era proprio in questo momento che si veneravano alcune speciali divinità, che si occupavano di far crescere un raccolto davvero rigoglioso. Tra queste c’era Flora, una dea dalle origini antiche che favoriva la fioritura dei semi.
In suo onore venivano celebrati dei particolarissimi rituali chiamati Floralia, ed era stato costruito un grande tempio sull’Aventino. Era stato realizzato per scongiurare una terribile carestia e anche per questo motivo la dea aveva iniziato ad essere venerata. Dopotutto bisognava testare ogni modo per rendere un raccolto rigoglioso.
Inizialmente i Floralia non iniziavano in una giornata stabilita dal calendario romano. Avevano semplicemente inizio nel momento in cui il clima tornava ad essere mite dopo il freddo invernale e le temperature iniziavano a salire.
Solo molto tempo dopo i Floralia hanno avuto un posto fisso nel calendario romano. Si celebravano dal 28 aprile al 3 maggio con una serie di spettacoli, banchetti e sacrifici.
Ognuno di questi rituali erano un augurio alla fertilità, ma a volte erano talmente sfrenati da essere anche un auspicio alla fecondità. Gli spettacoli che venivano organizzati in onore dei Floralia terminavano quasi sempre con degli spogliarelli da parte delle donne.
Anche loro potevano partecipare a queste danze e recite ma spesso finivano per svestirsi a causa delle richieste da parte degli uomini che rimanevano a guardarle.
Un altro rito davvero strano che si praticava in quei giorni di festa, consisteva invece nel lanciare dei semi e dei legumi sulle persone. Si creava quindi questa pioggia di lupini, di ceci per simboleggiare la fecondità.
Al termine dei Floralia si compieva poi un ultimo e particolarissimo rito. Si lasciavano vagare per i campi delle capre e delle lepri e successivamente gli si dava la caccia. Erano degli animali dannosi per il raccolto e di conseguenza venivano sacrificati in segno di buon auspicio.
I Floralia erano quindi dei rituali di preghiera dedicati alla dea Flora, ma erano dei momenti felici in cui si celebrava l’arrivo della primavera.
In quest’occasione infatti tutti indossavano degli abiti colorati, che ricordavano i fiori e che simboleggiavano la rinascita dopo un periodo oscuro nel quale regnava la morte.
Anche per questo motivo i Floralia erano così sfrenati. Erano delle feste vive, forse anche troppo e di conseguenza non erano accettate da tutti. I cristiani per esempio sopportavano molto poco questi riti pagani e li condannavano. Anche i pagani più moderati però non vedevano di buon occhio i Floralia. Erano dei riti troppo estremi perfino per coloro che veneravano la dea.
Tuttavia i Floralia sono durati per tantissimo tempo. Alcune testimonianze raccontano che venivano praticati addirittura nel 400, in un momento in cui era stato restaurato il maestoso tempio sull’Aventino per scongiurare nuovamente una terribile carestia.
Il 23 giugno i Romani antichi celebravano Fors Fortuna, spirito del caso e del destino. Un rituale notturno che sa di mistero e[...]
“Poemi di Terra Nera” è una mostra che trasforma la Galleria Borghese in un dialogo tra antico e contemporaneo. Fino al 14 settembre,[...]
Le Vestalia erano le feste dedicate alla dea del focolare dove ardeva il fuoco sacro di Roma senza nessuna interruzione. Ecco in cosa[...]
La festa di Bellona, oggi dimenticata, racconta la Roma più arcaica, quella che invocava la forza prima delle battaglie. Un tuffo affascinante nel[...]
Dopo il successo delle edizioni precedenti, “UnArchive Found Footage Fest” torna per il terzo anno in molte location della Capitale e con una[...]
Torna l’evento annuale che consente a romani e turisti di poter visitare gratuitamente edifici notevoli per le loro caratteristiche architettoniche. Il patrimonio architettonico[...]
Protagonista di questa mostra una Roma cosmopolita, al centro di una complessa rete di viaggi e rapporti che annullano confini nazionali e culturali.[...]
Roma era nota anche per il commercio e Mercurio era il dio che proteggeva i mercanti. Era celebrato alle idi di maggio, con[...]
Lemuria era una festa dell’antica Roma dedicata all’esorcismo degli spiriti dei defunti. Durante questa ricorrenza, i romani compivano rituali per scacciare i lemuri,[...]
Fondata da italiani nel 1980, è diventata in fretta un punto di riferimento per gli appassionati di arte e di cultura e questa[...]
Il 7 maggio, Cinecittà ospiterà la cerimonia finale dei Premi David di Donatello 2025, giunti alla loro 70ª edizione. Tra i candidati spiccano[...]
Dal 14 maggio al 13 agosto, il Palazzo delle Esposizioni ospita “Dal Cuore alle Mani: Dolce&Gabbana”, una mostra che celebra l’eccellenza artigianale e[...]
Le Floralia, celebrazione dedicata alla dea Flora, erano una delle feste più colorate e gioiose dell’antica Roma. Dal 28 aprile al 3 maggio,[...]
Certo! Ecco un articolo di tre paragrafi, circa 300 parole, sulla mostra *FLOWERS* al Chiostro del Bramante: — Al Chiostro del Bramante,[...]
I “Ludi Cerealici” erano degli eventi ludici che si tenevano al Circo Massimo, e a quali gli spettatori assistevano vestiti di bianco, dopo[...]