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Solitamente si consumano a Carnevale ma sono talmente buone che la gente vorrebbe mangiarle per tutto l’anno. È davvero difficile infatti resistere alla dolcezza delle frappe che con la loro forma e il loro sapore richiamano la spensieratezza del carnevale. A voi piacciono? Come preferite mangiarle?
Hanno delle origini molto antiche, ma la gente le apprezza così tanto che continua ancora a mangiarle, nonostante siano passati diversi secoli dalla loro nascita.
Sembra che perfino gli antichi romani ne andassero matti. Venivano chiamate “frictilia” ed erano dei dolcetti molto simili a quelli che siamo abituati a mangiare oggi. Venivano preparate in occasione di alcune feste non troppo diverse dal carnevale nostrano, che si chiamavano “Saturnalia” e che erano all’insegna della follia e della lussuria.
Tutti adoravano queste frittelline a base di uova e farina di farro, che venivano fritte nello strutto e poi immerse nel miele. Erano irresistibili già a quei tempi e ancora oggi lo sono.
Si può quindi dire che da sempre siamo abituati a mangiare le frappe in occasione del periodo carnevalesco, tant’è che oggi consumarle durante questa festa è diventato qualcosa che fa parte della tradizione.
Sono delle vere coccole per il palato, la cui dolcezza richiama la spensieratezza e la leggerezza del carnevale, un periodo in cui dominano i colori e l’allegria e che precede la quaresima, un momento di penitenza e sacrificio.
La prima ricetta delle frappe prevedeva la preparazione di un impasto a base di farina di farro e uova, che andava fritto nello strutto e poi immerso nel miele. Oggi però questo simpatico e gustoso dolcetto viene preparato in un modo del tutto diverso.
L’impasto di oggi è a base di farina, zucchero, burro, tuorli d’uovo, scorza di limone e aromi e non viene più cotto nello strutto, bensì nell’olio di semi oppure nel forno. Infine la frappa non ha più la forma di una tonda frittella ma di un rettangolino tanto spesso quanto lungo, che viene decorato con lo zucchero a velo e il cioccolato fuso. Degli ingredienti che garantiscono la dolcezza di questa croccante bontà carnevalesca.
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